Multare per educare: suggerimenti per la pulizia di marciapiedi e spazi pubblici

L’annoso problema della pulizia e del decoro dei marciapiedi e degli spazi pubblici di Messina nuoce gravemente all’immagine e alla vivibilità della città. Incuria ed abbandono contribuiscono al degrado ma uno degli aspetti più discussi della questione rientra certamente nella sfera del malcostume se non addirittura dell’inciviltà.

“Le deiezioni canine lasciate in terra sono simbolo di grande disinteresse verso i luoghi pubblici”, denunciano i consiglieri del PD al Comune Benedetto Vaccarino e alla III Circoscrizione Mario Barresi. “Non solo le strade e i marciapiedi della III Circoscrizione sono colmi di deiezioni canine, in ogni parte della città è possibile imbattersi in questi graziosi ricordini”, aggiungono i consiglieri, che invitano le autorità in indirizzo ad affrontare il problema con fermezza e incisività.

“I padroni dei cani, autori della mancata azione di raccolta, andrebbero multati e allo stesso tempo un’amministrazione che si rispetti dovrebbe non solo sanzionare ma far capire che le strade e i marciapiedi non sono latrine ma luoghi pubblici”, dichiarano Vaccarino e Barresi, secondo i quali “basterebbe qualche agente di polizia municipale in più, che si occupasse di tale problema come accade in altre città civili d’Italia”.

Per la soluzione del problema, inoltre potrebbe essere utile “analizzare le feci canine per risalire, tramite l’anagrafe canina, ai padroni dei cani”. Già utilizzato a Capri e in altri piccoli centri come Giulianova e Manfredonia, questo metodo permetterebbe di colpire facilmente i trasgressori e allo stesso tempo rimpinguerebbe le casse comunali a corto di risorse. (GQu)