Il Comune di Messina si aggrappa al Fondo “anti-dissesto”

«Moderatamente ottimista», si definisce così il ragioniere generale di Palazzo Zanca, Ferdinando Coglitore, di ritorno da Palermo dopo l’incontro “verità” presso la Corte dei Conti. Troppo presto per dire quale sarà la decisione dell’organo di controllo, chiamato ad analizzare prima e giudicare poi la situazione economico-finanziaria del Comune di Messina alla luce della relazione redatta dall’area economica di Palazzo Zanca e di quanto esposto nel corso dell’adunanza, alla quale -oltre a Coglitore e all’altro dirigente Giovanni Di Leo – ha partecipato anche il commissario straordinario Luigi Croce. Il reggente di Palazzo Zanca ha già indetto una conferenza stampa per lunedì pomeriggio, nel corso della quale illustrerà l’attuale stato dei conti comunali.

Intanto, sull’incontro palermitano siamo riusciti a strappare qualche dichiarazione a Coglitore: «Abbiamo chiesto tempo», ci dice il ragioniere generale del Comune, che di fronte ai magistrati contabili non ha potuto fare altro che giocare le poche carte “vincenti” in questo momento in mano all’ente: «Abbiamo fatto presente che è stato approvato il bilancio consuntivo 2011; che sino ad oggi siamo riusciti a pagare gli stipendi e a garantire i servizi essenziali ; e soprattutto -continua Coglitore –abbiamo potuto riferire alla Corte dei conti dell’ordinanza del Tar, che concede la sospensiva del provvedimento ministeriale con cui il Comune era stato condannato a pagare una sanzione di 7 milioni di euro per lo sforamento del patto di stabilità 2011».

La decisione del Tribunale amministrativo di Catania apre uno spiraglio per salvare l’ente dal dissesto, ma non può essere certo considerata la soluzione a tutti i problemi di Messina. Lo sa bene Coglitore che – di fronte ai magistrati – non si è limitato a dire cosa è stato fatto sino ad oggi e qual è lo stato attuale delle casse comunali, ma anche quello che sarà necessario fare nel prossimo futuro per risanare i conti: «Abbiamo detto alla Corte dei Conti che il Comune di Messina chiederà di accedere al Fondo di rotazione previsto dal Decreto 174/ 2012, dopo la sua conversione» spiega il dirigente, che poi precisa: «Noi lo proporremo, sarà il Consiglio comunale a dover decidere».

Stando a quanto detto nel corso della recente conferenza stampa dai consiglieri comunali, il percorso ipotizzato da Coglitore non dovrebbe incontrare ostacoli e la proposta dovrebbe essere accolta senza problemi. Gioca a vantaggio del Comune anche la recente modifica al decreto 174 apportata in Commissione bilancio della Camera, che cambia alcune condizioni originariamente introdotte e fa rientrare Messina tra i possibili beneficiari del fondo messo a disposizione dal Governo. Un’ancora di salvezza alla quale il Comune di Messina sta pensando di aggrapparsi per non sprofondare definitivamente ed arrivare al dissesto. Non è, comunque, da sottovalutare che il decreto pensato dall’esecutivo nazionale prevede parametri stringenti (vedi correlato) e, quindi, default o non default i messinesi devono rassegnarsi all’idea che li aspettano tempi duri e di grandi sacrifici. (Danila La Torre)