Il Pdl pronto a “scomunicare” Buzzanca, coordinatore provinciale del partito

Sarà probabilmente un “commissario elettorale” a prendere in mano le redini del Popolo delle Libertà a livello provinciale e traghettarlo sino alle prossime elezioni amministrative e ad un nuovo congresso . Secondo autorevoli fonti interne, la segreteria regionale del Pdl d’accordo con la segreteria nazionale è, infatti, intenzionata a “scomunicare” il coordinatore provinciale Giuseppe Buzzanca, che dal momento dell’esclusione dalle liste di Camera e Senato ha mantenuto il “titolo” ma si è tenuto lontano da una reale partecipazione alla vita del partito, mancando a tutti i grandi appuntamenti organizzati dal Pdl durante la campagna elettorale e facendo sorgere più di un sospetto che alle ultime elezioni abbia addirittura dirottato i voti fuori dal centro-destra.

Una vera e propria strategia del dissenso – messa in piedi dall’ intero asse degli ex An, costituito oltre che dall’ex sindaco anche da Mimmo Nania, pure lui escluso eccellente alle politiche, e Santi Formica – che ai massimi esponenti nazionali del Pdl non deve essere andata giù. Chiuse le urne, dunque, arriva il momento della resa dei conti, che per Buzzanca avrà il sapore della “defenestrazione” politica. Molti all’interno del partito avrebbero gradito le dimissioni volontarie di Buzzanca da un ruolo che ha smesso di esercitare da mesi ma a cui non ha mai rinunciato, forse in segno di sfida o forse perché era l’unica poltrona rimastagli. Dal 2008 al 2012, Buzzanca ha contemporaneamente ( e dal 2010 abusivamente) occupato la poltrona di sindaco del Comune di Messina e quella di deputato all’Ars. Dopo un’estenuante battaglia legale, a giungo 2012, si è dimesso da deputato regionale ed il 31 agosto anche da primo cittadino per poter partecipare alle elezioni regionali del 28 ottobre, dalle quali però è uscito sconfitto, senza il seggio sperato. Trombato – senza neanche il gusto di partecipare -alle politiche, l’unico incarico politico da salvaguardare era quello di coordinatore provinciale. Che adesso ha le ore contate. L’allontanamento dovrebbe avvenire tra due o al massimo tre settimane.

Dopo il buon e per certi versi sorprendente (vista la situazione sfavorevole di partenza) risultato delle elezioni politiche, il Pdl vuole fare il “tagliando” alla macchina organizzativa interna, collaudandola per le migliori prestazioni possibili in vista dell’importante appuntamento elettorale delle ammnistrative, ormai vicinissime. Ecco perché, archiviato il capitolo delle politiche, il Popolo delle Libertà ha deciso di guardare al proprio interno, capire chi rema a favore e chi contro e mirare all’unico obiettivo che possa avere un senso: rafforzare la squadra e fare fuori i finti amici, che possono essere molto più dannosi dei nemici.

A questo punto, sarà interessante capire cosa farà Buzzanca: aspetterà di essere “cacciato” o farà lui un passo indietro (o in avanti) annunciando il divorzio ufficiale dal Pdl? La personalità “vigorosa” dell’ex sindaco induce a pensare che opterà per la seconda via e che giocherà d’anticipo piuttosto che subire una scelta calata dall’alto. (Danila La Torre)