La Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Focus su Camaro

Era il 1889 quando veniva inaugurata la stazione di Camaro, prima fermata sulla linea ferroviaria Messina – Palermo. Dopo ben 112 anni, precisamente il 24 novembre 2001, la piccola stazione ha chiuso i battenti e con lei se ne è andato un pezzo di storia del villaggio di Camaro Superiore. Stessa sorte per la stazione di Gesso.

La causa della chiusura è stata, dopo lavori durati più di un decennio, l’apertura della doppia linea Messina-Villafranca, che permette di ridurre i tempi e snellire, almeno in quel tratto, il traffico ferroviario.

Il consigliere della III circoscrizione, Nunzio Signorino, in occasione dell’8^ Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate riaccende i riflettori su un area dismessa e abbandonata a se stessa. L’anno scorso un incendio ha sfiorato le case che costeggiano la linea ferrata, anche a causa delle erbacce presenti sui binari.

Tanti i sopralluoghi da parte delle istituzioni ma nessun progetto per il recupero di un’area di importanza storica. “Il villaggio di Camaro Superiore – afferma Signorino – non offre spazi ai bambini per poter giocare né per gli anziani per poter trascorrere del tempo libero. Più volte si è parlato di progetti di trasformazione e riqualificazione, di greenways, percorsi da trekking o per mountain bike in mezzo alla natura. Ma nulla è cambiato. Poco più in là c’è anche la vecchia cisterna, circondata da erbacce e degrado, accanto a un magazzino, murato. Continuando sulla rotaie si arriva accanto a un torrente. Qui l’erba ha raggiunto veramente livelli insopportabili. Gli abitanti vengono insediati da insetti, topi e anche qualche serpe che viene fuori da questo spazio. Cento metri più su c’è la storica galleria, che si trova nel punto più alto dell’intera tratta ferroviaria che collegava Palermo e Messina. Raggiungerla è impossibile perché la vegetazione è troppo fitta”.

Il consigliere Signorino si fa portavoce dell’ennesima richiesta dei cittadini che cercano un contatto diretto con la storia e con la natura e chiedono l’aiuto delle istituzioni per avviare un iter di rinascita dell’ex stazione di Camaro.