Atm, l’incarico legale retroattivo all’avvocato Privitera scatena le polemiche del Pd

L’incarico legale all’avvocato Egidio Privitera, conferito per un anno dal commissario dell’Atm Domenico Manna, finisce nel mirino dei consiglieri comunali del centro-sinistra Simona Contestabile (Progressisti democratici) , Carlo Cantali e Claudio Cardile (Felice per Messina).

Ed in effetti l’incarico presenta alcune singolarità, a prescindere dal fatto che mentre i lavoratori attendono 3 mesi di stipendi e hanno già maturato la tredicesima, prendere un provvedimento che certamente non va nella direzione del risparmio è quanto meno inopportuno e difficilmente comprensibile per un dipendente che non arriva a fine mese.

Certo è che l’affidamento dell’incarico legale all’avvocato Privitera da parte del commissario Manna appare come un deja vu, nel senso che è già avvenuto e con gli stessi tempi rapidi nell’estate del 2008, quando Manna fu nominato per la prima volta commissario dell’Atm dall’allora sindaco Buzzanca.

Il provvedimento di nomina a commissario è datato 24 giugno 2008, pochi giorni dopo, il 1 luglio 2008, il neo commissario Manna affida l’incarico di legale all’avvocato Egidio Privitera, incarico che verrà confermato successivamente anche quando alla guida dell’azienda subentrerà Cristofaro La Corte.

Adesso la sequenza si è ripetuta: il sindaco Accorinti il 2 luglio ha nominato Manna commissario dell’Atm ed ecco che pochi giorni dopo, il 5 luglio, il commissario richiama in azienda l’avvocato Privitera.

Il nuovo incarico peraltro ha una caratteristica: è retroattivo. L’avvocato infatti, viene nominato il 5 luglio ma l’incarico ha valore retroattivo dal mese di giugno.

Facendo un piccolo passo indietro, era stato il precedente commissario, Enrico Spicuzza a giugno, in un’ottica di risparmio a non confermare l’incarico al Privitera, affidando i contenziosi all’altro avvocato dell’azienda, Alessandro Liuzzo, aumentandone, per compensare l’aggravio di lavoro, la retribuzione.

Non appena è subentrato Manna è rientrato anche Privitera, con un incarico retrodatato e che scadrà nel maggio 2014. Il legale avrà una retribuzione mensile lorda di 2.000 euro, oltre le spese documentate e gli onorari in caso di vittoria per le cause pendenti. Privitera, tra l’altro, nel corso del primo incarico, nel 2009, diede parere favorevole, in qualità di legale dell’azienda, alla liquidazione dell’indennità di 33 mila euro, all’ingegnere Manna per gli otto mesi di gestione commissariale, dal 24 giugno 2008 al 23 febbraio 2009.

La vicenda è finita nel mirino dei tre consiglieri comunali Contestabile, Cantali e Cardile, che chiedono al sindaco ed al commissario chiarimenti.

“Siamo consapevoli che la gestione del contenzioso rappresenta un elemento essenziale e necessario ai fini del rilancio dell’Atm- scrivono- ed è anche un’attività determinante ai fini della tutela degli interessi aziendali. Sappiamo anche che esiste un notevole contenzioso contro l’azienda al punto che l’orientamento negli ultimi anni è stato quello di incaricare un collegio di difesa”.

I tre esponenti del centro-sinistra ripercorrono le tappe della vicenda ricordando come il 07 giugno con delibera n. 69 l’ex Commissario Spicuzza, avesse rinnovato l’incarico all’avvocato Alessandro Liuzzo, già componente del Collegio di Difesa dell’ATM, per un altro anno, affidandogli anche le pratiche seguite dall’avvocato Egidio Privitera il cui incarico, per scadenza naturale si era concluso il 31 maggio. Considerato l’aumento della mole di lavoro anche il compenso di Liuzzo veniva aumentato contestualmente. Dopo le elezioni, con determinazione sindacale del 2 luglio 2013 il sindaco Accorinti ha nominato l’ingenere Domenico Manna Commissario. Quest’ultimo con delibera n. 98 del 5 luglio (quindi tre giorni dopo la sua nomina) ha conferito, per il periodo ricompreso tra l’01/06/2013 ed il 31/05/2014, un nuovo mandato legale all’avvocato Egidio Privitera.

“L’Atm quindi per il mese di Giugno 2013, paradossalmente- spiegano Contestabile, Cantali e Cardile- sopportava un maggiore esborso per la propria tutela legale, dovendo, infatti, corrispondere il compenso aumentato all’avvocato Liuzzo e il nuovo compenso all’avvocato Privitera, il quale, si ribadisce, riacquisiva il mandato lo scorso luglio, sebbene con effetto retroattivo. Alla luce delle gravi difficoltà economiche in cui versa ormai da tempo l’azienda interroghiamo quindi il sindaco e il commissario dell’Atm per capire se sia possibile affidare un incarico professionale retroattivo e se il riconoscimento della retribuzione corrisposta per il mese di giugno all’avvocato Privitera, con mandato di pagamento n. 566 del 2013, recante come causale “assistenza legale ATM relativo ai mesi di maggio e giugno 2013” integri un danno erariale, atteso che nel periodo in questione, non avendo alcuna procura da parte dell’Azienda, il professionista, non ha svolto attività alcuna in termini di rappresentanza o di consulenza”.

I tre esponenti del centro-sinistra, al di là delle evidentissime e disastrose condizioni delle casse dell’Atm si chiedono se, conferire un incarico professionale retroattivo, pagando quindi uno stipendio per un periodo nel quale concretamente l’avvocato non ha esercitato l’attività, non raffiguri la possibilità di danno erariale, oltre ad essere, la retroattività professionale, una “nuova figura giuridica”.

Rosaria Brancato