Giunta Buzzanca vs giunta Accorinti: l’accentratore contro il “comunitario”.

Giuseppe Buzzanca era l’accentratore, Renato Accorinti è il “comunitario”. L’ex sindaco, nonostante avesse in squadra più assessori dell’attuale primo cittadino, ha tenuto per sé molte più deleghe di quante non se ne sia riservate Accorinti. Solo Polizia Municipale e sport per il professore d’educazione fisica, mentre Buzzanca, oltre queste aveva anche quelle al Personale, alla Cultura, agli Spettacoli, all’Avvocatura, al Contenzioso e, dopo le dimissioni di Fortunato Romano, anche alla Protezione civile. Tutte deleghe che Accorinti ha invece pensato di distribuire. Cultura e spettacoli a Sergio Todesco, Personale, avvocatura e contenzioso a Nino Mantineo, Protezione civile a Filippo Cucinotta.

Situazione inversa, invece, per il vicesindaco. Laddove Franco Mondello aveva deleghe al decentramento (oggi a Mantineo) e Patrimonio (la seconda “monca”, visto che Buzzanca aveva avocato a sé l’attuazione – fallita – del piano di dismissione degli immobili comunali che ne costituiscono il patrimonio), Guido Signorino, oltre che di bilancio, dovrà occuparsi anche di Turismo (anche questa delega che Buzzanca si era riservata), e a questo sommerà le deleghe alle Partecipate, allo Sviluppo economico (nella scorsa amministrazione appannaggio di Gianfranco Scoglio) e al patrimonio come il suo predecessore vicesindaco.

Durante i suoi quattro anni e due mesi da sindaco, Buzzanca ha pensato bene di assegnare le deleghe di Mobilità e Lavoro a Melino Capone. Accorinti, invece, le ha spezzettate. Viabilità (ma anche trasporti, energia, comunicazione, innovazione e rapporti con Europa e Mediterraneo) a Gaetano Cacciola, lavoro a…nessuno. Nella distribuzione delle deleghe, infatti, il tema non è espressamente menzionato, anche se Patrizia Panarello sarà chiamata ad occuparsi di Agricoltura, Artigianato, Commercio e Suap, lo sportello unico delle attività produttive (la scorsa amministrazione deleghe in mano a Pinuccio Puglisi), oltre che di Pari opportunità e Pubblica Istruzione (cinque anni fa oggetto di specifica delega a Salvatore Magazzù).

E se le deleghe di Sergio De Cola e Daniele Ialacqua sono perfettamente sovrapponibili a quelle dei predecessori Pippo Corvaja e Elvira Amata (urbanistica per il primo, ambiente, cimiteri, arredo urbano e verde per il secondo), all’ingegnere assessore di Accorinti è stato “affibbiato” anche il settore bollente del Risanamento, che sotto Buzzanca è stato guidato prima da Pippo Rao e poi da Roberto Sparso.

A Ialacqua, poi, sono stati assegnati tre compiti mai previsti in precedenza: Autogestione dei beni comuni, Nuovi stili di vita e Benessere degli animali, così come Patrizia Panarello avrà da occuparsi di gruppi d’acquisto ed economia solidale. In continuità col passato invece le politiche del Mare (oggi a Filippo Cucinotta, ieri a Pippo Isgrò, che era anche assessore alle manutenzioni che oggi sono di Sergio De Cola) e le politiche di Integrazione di Sergio Todesco, carica ricoperta fino all’anno scorso da Dario Caroniti.