Oneri concessori. I 5 Stelle sollecitano differenziazioni per il recupero abitativo

L’obiettivo era quello di creare un mezzo per far respirare le casse comunali. Il risultato è solo un freno all’attività edilizia ed all’economia, con effetti negativi su piccoli e medie imprese ed anche su privati cittadini. Scontenti anche i liberi professionisti messinesi.

Esiti nefasti praticamente per tutti. Dopo la nota dell’Ordine degli Ingegneri (vedi correlato), che chiede il ritiro della delibera sull’aumento degli oneri concessori, a dar man forte è anche il Movimento 5 Stelle.

Se di nuove edificazioni ce n’è poco bisogno, e quindi poco male, il problema è che il provvedimento incide anche sul riuso, il recupero abitativo e la sostituzione del tessuto edilizio esistente

“Per quanto dichiarato dall’amministrazione comunale attuale, il recupero dell’esistente è una delle priorità – affermano gli attivisti del MoVimento 5 Stelle – Messina in MoVimento – . Chiediamo una modifica, realizzabile in tempi brevissimi, finalizzata alla introduzione di aliquote differenziate che premino il riutilizzo di volumi esistenti ed invita la stessa amministrazione comunale alla costituzione di un tavolo di confronto con i tecnici del Comune, possibilmente con le imprese ed i liberi professionisti, cittadini, finalizzato alla eliminazione della delibera in oggetto ed ad una razionale rimodulazione degli oneri, che tenga conto, ad esempio, della tipologia degli interventi edilizi, delle zone urbanisticamente omogenee, e della possibilità di detrazioni che tengano conto delle nuove opere di ingegneria naturalistica”.