Il governo Crocetta ha ufficialmente sciolto il Cda del Teatro Vittorio Emanuele

Con la delibera di giunta n°441 del 28 dicembre il governo Crocetta ha disposto ufficialmente lo scioglimento del Cda del Teatro Vittorio Emanuele, giunto così al capolinea dopo mesi di polemiche e dimissioni a catena.

Sin dal 16 dicembre l’assessore regionale al turismo, sport e spettacolo Barbagallo aveva trasmesso una nota per illustrare la gravità della situazione sottolineando come negli ultimi mesi “il collegio dei revisori dell’Ente ha evidenziato criticità in ordine alla gestione del Teatro nel 2015. Inoltre il 21 novembre l’Ente trasmetteva le dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione di Carmelo Altomonte (ndr. nominato in quota Regione), rassegnate a seguito dei suddetti rilievi formulati dal collegio dei revisori. Successivamente con nota n°5853 del 9 dicembre l’Ente trasmetteva le dimissioni del vicepresidente del Cda Daniele Macris motivate dal “progressivo degrado delle condizioni di operatività e talora di trasparenza per come emerge da recenti documenti”

Contestualmente alle dimissioni di Macris l’Ente ha trasmesso anche la lettera d’addio del consigliere Giacoppo, per motivi personali e professionali. Le dimissioni di Macris e Giacoppo, come è noto, aggiungendosi a quelle dei mesi precedenti (D’Urso e Moschella) hanno di fatto comportato la stasi dell’attività amministrativa.

Da qui la richiesta, avanzata in giunta dall’assessore Barbagallo di nominare un commissario straordinario per fronteggiare le scadenze.

Nella delibera, alla luce di quanto emerso, la giunta Crocetta ha quindi accolto la richiesta dell’assessore Barbagallo procedendo con lo scioglimento del Cda per impossibilità ad operare.

Nelle prossime ore s’insedierà quindi ufficialmente il commissario straordinario Jervolino, che fino alla nomina è stato presidente del Collegio dei revisori e conosce bene la drammatica situazione dei conti dell’Ente.

Si chiude quindi un lunghissimo capitolo per il Teatro.

Rosaria Brancato