La via Goito è privata, niente lavori. Rotatoria di Giostra intitolata alle vittime della mafia

Il Commissario del Comune, Luigi Croce, con i poteri della Giunta, ha deliberato la presa d’atto della natura giuridica privata della via Goito, compresa tra Largo Seggiola e via Cernaia.

La vicenda aveva avuto inizio con una nota datata 30 novembre 2011 inviata dall’ex sindaco Buzzanca al dipartimento Urbanizzazioni primarie e secondarie, indagini geognostiche e arredo urbano, diretto dall’ing. Amato: “Si dispone di procedere agli adempimenti necessari alla progettazione per la riqualificazione di via Goito, strada compresa fra via Cernaia e Largo Seggiola, parallela alla via Cesare battisti. A tal fine si nomina quale progettista e Rup, il perito industriale Di Mauro Stefano”. Nota seguita da ulteriore sollecito, stavolta a firma del capo di Gabinetto Antonio Ruggeri.

Il quartiere era insorto poiché non era accertata la natura, pubblica o privata, della strada e si prefigurava, in caso di esito negativo, una spesa di ben 113mila euro per una strada non di proprietà comunale.

Ed infatti adesso, viene accertato che la via Goito è privata. L’Amministrazione comunale aveva programmato interventi mirati per renderla fruibile alla cittadinanza. I lavori sulla strada, lunga 56 metri, avrebbero dovuto riguardare il rifacimento della condotta fognaria, la realizzazione della rete delle acque meteoriche e la predisposizione dell’impianto di pubblica illuminazione, della pavimentazione del piano stradale con mattonelle in monostrato vulcanico, di cui via Goito è priva.

I lavori, che sarebbero costati 113mila euro, non verranno dunque svolti, poiché è stata accertata la natura privata della strada.

Croce ha infine deliberato l’approvazione dell’intitolazione della rotatoria di viale Giostra, di fronte all’isolato 13, a “Vittime e Martiri della Mafia”. La Commissione Comunale per la Toponomastica aveva espresso parere favorevole nel luglio scorso, dopo la richiesta del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti. L’intitolazione è finalizzata “al ricordo e alla memoria di uomini giusti e coraggiosi, caduti nell’adempimento del loro dovere, rappresentanti delle Forze dell’Ordine o della Magistratura, della Politica o del Sindacato, della Chiesa o anche singoli cittadini, vittime a volte incolpevoli”.