Galleria Vittorio Emanuele, Zuccarello: “Cemento al posto del mosaico”. Replica l’assessore Pino

Cemento al posto dello storico mosaico. E’ questo quello che intende l’assessore Pino quando dice che il progetto di riqualificazione della Galleria Vittorio Emanuele è quasi al traguardo?” Le foto allegate dal consigliere comunale Daniele Zuccarello alla nota indirizzata alla Soprintendenza ed agli assessori Perna e Pino sono loquaci molto più delle parole. L’area che fino a un mese fa era stata recintata dopo l’incendio che ha danneggiato il mosaico storico, in attesa di opere di ripristino, è stata letteralmente coperta dal cemento (ed i tasselli del mosaico che erano stati accantonati sono stati rimossi, ci si augura per custodirli). La Soprintendenza ha presentato un esposto in procura.

Durissima la nota del consigliere di Missione Messina, indirizzata sia all’amministrazione ed ai dirigenti, che al segretario generale che alla Soprintendenza.

“Mi chiedo se è questa la valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele che è nei progetti dell’amministrazione Accorinti. Mi chiedo se e chi ha autorizzato la colata di manta cementizia al posto del pregiato mosaico danneggiato dall’incendio- scrive Zuccarello- All’assessore Sebastiano Pino che nei giorni scorsi annunciava il traguardo del progetto di riqualificazione della Galleria e di un’attenzione costante dell’amministrazione chiedo se si riferisse a questa vergogna avvenuta una ventina di giorni fa. E’ questo che intende per riqualificazione? Cemento al posto di un mosaico storico? Dopo l’incendio l’area era stata recintata per l’avvio di opere di ripristino in sinergia con la Soprintendenza. Invece adesso le foto testimoniano quello che io definirei un DELITTO ARTISTICO. All’assessore Pino ed ai dirigenti chiedo se sono a conoscenza dell’accaduto e soprattutto se la Soprintendenza sia stata avvisata del fatto che, in prossimità dell’evento internazionale Sabir Fest si sia proceduto con la colata di cemento. Mi chiedo che fine hanno fatto i tasselli del mosaico, sono stati raccolti e catalogati? Assessore Pino, assessore Perna, se questo è un reato qualcuno ne sarà responsabile”.

Zuccarello dichiara inoltre d’aver contattato la Soprintendenza che già in una lettera di settembre ha stigmatizzato l’assenza ed i ritardi dell’amministrazione nella volontà di riqualificare il sito, e di aver appreso che proprio gli uffici preposti alla tutela dei beni culturali hanno già presentato un esposto in Procura. “cosa che intendo fare anche io nei confronti di quello che si può definire un obbrobrio. Infine mi chiedo: se queste opere sono avvenute sotto il naso dell’amministrazione è probabile che al Comune ormai si possa fare quel che si vuole senza che nessuno intervenga”.

A stretto giro di posta è arrivata la replica dell’assessore Pino che però nulla dice in merito all'esposto che la Soprintendenza ha presentato dopo l'esecuzione dei lavori: "Smentiamo in maniera assoluta che siano stati effettuati interventi manutentivi che possano avere in alcun modo pregiudicato il ripristino del mosaico della pavimentazione della galleria Vittorio Emanuele. Come già comunicato, fin dal 1° ottobre 2015, alla Soprintendenza, alla Procura della Repubblica ed al Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, si è semplicemente provveduto a consolidare la parte di pavimentazione musiva sconnessa. Ciò al fine di evitare l'ulteriore distacco delle tessere del mosaico in quanto i diversi tentativi di isolamento della parte interessata con delimitatori ed indicazioni di divieto non avevano sortito alcun effetto sul transito del pubblico, provocando ulteriori distacchi di tessere, comunque recuperate e custodite dai nostri uffici. Di questo rassicuriamo il consigliere Zuccarello. L'intervento, come ovvio, è stato svolto in condizioni di assoluta urgenza, sia con la finalità di salvaguardia del bene (che si sarebbe ulteriormente danneggiato a causa del calpestio dovuto al transito) sia della pubblica incolumità (poiché la parte sconnessa della pavimentazione, dopo la rimozione abusiva della recinzione, avrebbe potuto rappresentare potenziale pericolo di inciampo). Si tratta di un intervento provvisorio e facilmente rimovibile. Coerentemente con quanto precedentemente comunicato, stiamo lavorando alla definizione di un progetto di riqualificazione complessiva del prestigioso edificio che merita ogni attenzione e certamente non seppelliremo sotto inimmaginabili colate di cemento".

Fin qui l’assessore Pino, ma sulla vicenda interviene anche la consigliera comunale Daniela Faranda, Ncd, che fornisce ulteriori dettagli e, a proposito poi delle tessere dei mosaici dà però una versione diversa rispetto a quella dell’assessore.

“Mesi fa ho sollevato la questione parlandone anche con il primo cittadino- scrive la Faranda- a cui ho anche presentato un professionista che si era offerto a titolo gratuito di rincollare le tessere saltate. Suddette tessere sono attualmente custodite da un cittadino che le ha conservate -giacchè voleva consegnarle ma, anche su questo fronte, non abbiamo ricevuto feedback sul da farsi– affinché non andassero smarrite e che, tramite la sottoscritta, ha comunicato il tutto al primo cittadino onde evitare si potesse pensare ad un'indebita appropriazione. Inutile dire che, in tale occasione, Accorinti ha preso tempo garantendo che si sarebbe occupato della cosa. Ma finora a quanto pare la più alta istituzione cittadina, evidentemente, in troppe occasioni ha dimostrato di saper solo tergiversare, facendo spesso orecchie da mercante".

Le dichiarazioni dell’assessore Pino e quelle della Faranda a proposito della custodia delle tessere del mosaico sono diverse, ma a chiarire i fatti è la stessa Faranda: “ho parlato di tessere del mosaico della Galleria che sono custodite da un cittadino ma non ho mai detto che si trattasse di tutte le tessere mancanti nella pavimentazione della struttura. Suddetti pezzetti sono solo alcuni, per l'appunto. Pertanto è plausibile ritenere,che altri siano di fatto custoditi al Comune come l'assessore Pino ha asserito e come non ho ragione di dubitare sia. Il sindaco avrebbe potuto dare ascolto a chi ha denunciato tante e tante volte la condizione in essere e, altresì, avrebbe dovuto mostrarsi meno distratto rispetto al contributo che un professionista voleva prestare a titolo gratuito. Del resto è questa partecipazione civile che l'amministrazione propugna dalla prima ora o sbaglio? Accolgo comunque con piacere la notizia della presa in carico dei lavori necessari per far tornare la Galleria al proprio originario decoro. Sono sempre a disposizione finanche per fare da trait d'union tra chi ha conservato alcune di queste tessere saltate e l'amministratore o il dipartimento che si occuperà di sistemare la pavimentazione. A questo punto parlerò direttamente con l'assessore Pino che sembra più interessato del Sindaco a restituire la Galleria al suo antico splendore"

Sulla vicenda è bene sottolineare che la Soprintendenza ha presentato un esposto in Procura, evidentemente perché si ritiene tenuta all’oscuro di tutto o non rinfrancata dalle dichiarazioni dell’amministrazione. Anche questi sono aspetti da chiarire. L'assessore replica infatti al consigliere Zuccarello ma nulla dice in merito alla presentazione dell'esposto.

Rosaria Brancato