Reset e l’abbandono degli impianti sportivi: “Emblema del fallimento della politica”

“Qualcuno chiede, irresponsabilmente, la dichiarazione di dissesto, meglio chiamarlo fallimento, senza conoscerne le conseguenze per la già devastata immagine della città, per le aziende creditrici del Comune che subirebbero un colpo mortale e, come sempre, per i cittadini. Qualche consigliere, che doveva vigilare e magari studiare un po’ di più carte e procedure, ci racconta che servirebbe un gruppo di lavoro che approfondisca la questione. Altri, ancora, chiedono “l’operazione verità” al commissario. Prevalgono i soliti interessi di parte, anche tra quelli che si professano nuovi e diversi. Nessuno, tranne noi, si è posto però il problema della soluzione seria per salvare la città dal fallimento”.

Parte dal temuto fallimento finanziario del Comune, Reset, per parlare del fallimento politico della gestione della città. Il Movimento, in particolare, si sofferma sull’abbandono degli impianti sportivi: “E’ un tema che a quanto pare non interessa a nessuno. Fino ad oggi i politici hanno mostrato solo incuria e mancanza di pianificazione. Le strutture sportive cittadine si presentano in uno stato di totale abbandono, anche perché carenti di manutenzione ordinaria e straordinaria. Lo sport e le politiche giovanili non hanno avuto negli ultimi anni quello sviluppo e quella progettualità che una comunità moderna e dinamica come la nostra avrebbe meritato”.

Reset denuncia, in particolare, la situazione dei palazzetti di Ritiro e San Filippo: “La mancata erogazione di energia elettrica ha originato, di fatto, la chiusura della “Palestra Ritiro”, rendendo inutilizzabili il parquet, che ospita le formazioni di pallacanestro, i servizi igienici ed i locali adibiti alla preparazione degli atleti delle società di scherma. Inoltre, la presenza, da anni, di consistenti fori presenti sulla copertura e l’umidità danneggiano gli spalti. Il “PalaRescifina” ha subito dei danni evidenti alla copertura; sono saltate, a causa del forte vento delle scorse settimane, delle strisce di alluminio dal tetto, provocando copiose infiltrazioni d’acqua, che hanno allagato parte della tribuna, il parquet nei pressi di uno dei due ingressi e l’area posta vicino ad una centralina elettrica. Non è stato risparmiato neanche il terreno di gioco, tanto che sabato 16 marzo non si è potuta giocare la sfida al vertice, del campionato di serie C2 di calcio a 5, tra lo “Sporting Peloro Messina”e la capolista “Mascalucia C5”.

Dopo l’allarme, le proposte: “ Bisogna avviare immediatamente uno screening aggiornato di tutti gli impianti sportivi presenti sul territorio; creare un “Osservatorio permanente” che, con la collaborazione del mondo dell’associazionismo sportivo, svolga un ruolo di controllo e impulso delle politiche sportive nella città; procedere, ove vi fossero le risorse e/o i mezzi disponibili, alle riparazioni urgenti degli impianti danneggiati affinché le associazioni sportive, che utilizzano tali impianti, possano terminare regolarmente l’attuale stagione sportiva”.

In conclusione, Reset invita tutte le associazioni sportive, al fine di elaborare congiuntamente un “piano di recupero dell’impiantistica sportiva comunale”, ad inviare all’indirizzo e-mail reset@resetmessina.it le loro proposte in merito.