Il Comune non paga le bollette: il centro per migranti di Villa Lina senza acqua nè luce

Mentre continuano ad arrivare migranti e il circolo Arci lancia l’allarme sui minori che vengono lasciati nella tendopoli insieme agli adulti, si apre un nuovo interrogativo: le somme destinate allo SPRAR di Villa Lina, struttura che ospita i rifugiati richiedenti asilo

A segnalare la vicenda sono i consiglieri comunali del Grande Sud Donatella Sindoni (che è presidente della Commissione servizi sociali) e Daniele Zuccarello.

In un’interrogazione al sindaco i due consiglieri fanno riferimento all’elenco prodotto dal Ministero del’Interno di cui alla nota prot . 6565 del 22 dicembre 2015, relativa ai pagamenti effettuati per il 2015 dal ministero dell’Interno per gli SPRAR “Dall’elenco- scrivono Sindoni e Zuccarello- chiaramente si evince che al Comune di Messina sono stati corrisposti due pagamenti uno ad aprile ed uno a luglio 2015 rispettivamente di €. 64.552,01 per un importo complessivo di €. 129.104,02”.

I due esponenti del centro-destra hanno nel frattempo appreso che però alla cooperativa Proalter 2000, che gestisce lo SPRAR del comune in seguito a gara del 01 febbraio 2014 “Non sono state corrisposte le dovute competenze per il 2015, praticamente € 0,00. Il Comune inoltre non ha provveduto al pagamento delle utenze, causando il taglio delle stesse con aggravio delle criticità di vivibilità per i 4 nuclei familiari composti da 6 adulti e 7 bambini, che si trovano all’interno dello SPRAR, che al momento sono senza acqua calda ed energia elettrica. Tale situazione non è più gestibile né tollerabile”.

Sindoni e Zuccarello chiedono quindi al sindaco di conoscere: 1) le motivazioni del mancato trasferimento delle somme alla cooperativa Proalter 2000

2)Se nell’immediato ha intenzione di pagare le utenze disattivate;

3)Se, nel caso in cui ciò non sia possibile, il sindaco abbia l’intenzione di attivarsi per il trasferimento immediato in altra sede, al fine di alleviare i disagi e migliorare le condizioni di vivibilità, al momento precarie all’interno della struttura.