Lombardo, Sicilia Vera: “La Provincia ha sforato il patto di stabilità”

La Provincia avrebbe sforato il Patto di stabilità. A questa conclusione è arrivato il consigliere provinciale di Sicilia Vera Pippo Lombardo che da settimane “spulcia” tutte le determine pubblicate all’Albo Pretorio e che ha anche presentato due denunce alla Digos in seguito allo strano caso dei provvedimenti “fantasma”. Il perché di questo sforamento del Patto di stabilità e soprattutto perché l’Ente sta invece dichiarando tutt’altro Lombardo lo chiarirà domani in conferenza stampa carte alla mano. Il vero problema è che, secondo il consigliere provinciale, la violazione del Patto, al di là delle dichiarazioni ufficiali di Ricevuto, che nel frattempo ha varato un piano di misure correttive, finirà con il gravare e con l’essere scoperta soltanto dai successori degli attuali inquilini di Palazzo dei Leoni. Insomma, secondo l’esponente di Sicilia Vera, si tratterebbe di una “bomba ad orologeria” che è più comodo far esplodere dopo le amministrative e non certamente adesso in piena campagna elettorale. Anche perché in quel caso le grane dovrebbero risolverle i futuri eletti, sia amministratori che consiglieri.

“L’ultima grande non verità è emersa dalle carte che sono state confezionate a fine anno per evitare di sforare il patto di stabilità – spiega Lombardo- ritengo che ormai sui bilanci degli enti locali è finito il tempo della celia, pertanto sto chiedendo al collegio dei revisori dei conti della Provincia ed alla Corte dei Conti di verificare quanto sta accadendo alla Provincia, per evitare ulteriori danni all’Ente. Sono infatti emerse risorse di dubbia esigibilità oltre 14 milioni di euro che in ogni caso per otto anni, dal 2005 ad oggi i dirigenti preposti hanno tenuto nel cassetto”.

Dunque secondo il consigliere provinciale, e lo spiegherà domani in conferenza stampa con atti e provvedimenti adottati, tra le entrate del bilancio 2013 risulterebbero 14 milioni di euro che non sono immediatamente esigibili. In sintesi, non sono “monetizzabili e monetizzate”, né tantomeno certe. A scoprirlo, qualora fosse così, saranno i futuri amministratori e consiglieri in sede di approvazione del consuntivo 2013 che non sarà certamente approvato prima delle elezioni ma dopo maggio. E’ quella la sede di verifica tra le entrate e le uscite. In quel caso, scoperto il problema, la violazione del patto di stabilità e le conseguenze anche in termini di sanzioni saranno inevitabili. La voce relativa alle entrate per 14 milioni di euro è quella della Tia, un’imposta relativa ai rifiuti ed interesserebbe gli ATO 1 e 2, dal 2005 ad oggi. Resta da capire se queste somme ci sono effettivamente nelle casse o comunque se siano esigibili o meno. Il consigliere provinciale Pippo Lombardo teme proprio di no e lo spiegherà domani. Nel frattempo, nel fondato sospetto che la Provincia stia seriamente rischiando di sforare il patto di stabilità ha già invitato gli uffici a decurtargli l’indennità del 30% sin da gennaio, sanzione questa prevista per tutti gli amministratori e consiglieri in caso di violazione del patto. Insomma, “si è portato avanti con il lavoro….”

Puntuale arriva la replica del presidente Ricevuto: “Siamo felici! Stanotte, presidente, assessori, consiglieri, dirigenti, dipendenti della Provincia non riusciranno a dormire per la gioia! Finalmente c’è uno che spera fortemente che si sfori il patto di stabilità. Grazie, consigliere Lombardo! Purtroppo il consigliere stringerà un pugno di mosche, perché ancora una volta le sue illazioni si riveleranno superficiali, infondate oltreché caratterizzate da un sentimento di totale astiosità nei confronti di chi sempre fa di tutto per governare serenamente l’Ente, nonostante le note difficoltà economiche che attraversa. E dire che oggi è il giorno di San Valentino e ci saremmo aspettati che l’amore potesse prevalere sull’invidia e sul livore”. Domani Ricevuto ha già fissato per le 11 una conferenza stampa per replicare a quanto dichiarerà Lombardo nella sua.

Rosaria Brancato