Nomine sospette all’Ersu, la Fp Cgil chiede tutti gli atti e invoca trasparenza

Una nomina che non convince. E’ successo all’Ersu con la nomina a Direttore della dipendente Francesca Ruggeri, arrivata poco prima che la lavoratrice andasse in pensione. A contestarla è la Fp Cgil che ha chiesto l’accesso agli atti relativi al provvedimento di nomina.

“Abbiamo richiesto – dichiarano Clara Crocè, segretario senerale della Fp Cgil e Rosa Raffa, coordinatrice del comparto Regione- tutti gli atti relativi ed eventuali comunicazioni intercorse con il Dipartimento Pubblica Istruzione e Formazione Professionale fino alla nomina della dipendente Francesca Ruggeri quale Direttore facente funzioni, compresa la graduatoria stilata tra tutti i dirigenti che hanno dato la loro disponibilità a ricoprire tale incarico, ed eventuali successive modifiche della stessa. Chiediamo tutti gli atti istruttori e quali procedure di valutazione comparative siano state messe in atto dal Commissario ad acta Nino Mazzaglia per il conferimento dell’incarico e le motivazioni che hanno indotto il Dipartimento pubblica istruzione a ratificare tale nomina considerato che nel mese di maggio la dipendente è stata collocata in pensione con tutti i benefit consequenziali alla nomina. Chiediamo quali indennità siano state erogate o in atto gode da pensionata”.

Ma c’è di più perché, spiega sempre il sindacato, una volta raggiunta la pensione per la stessa dipendente è scattato un nuovo incarico esterno. “Considerato che la Ruggeri, collocata in pensione con la nomina di Direttore dell’Ersu, e quindi con tutti i benefit del caso, è rientrata dalla finestra nella gestione dell’Ersu con un incarico di consulente a titolo gratuito, la Fp Cgil chiede di conoscere le ragioni giustificatrici delle scelta operata e copia del disciplinare d’incarico. Mentre l’ex Commissario ad acta Nino Mazzaglia, sembrerebbe prossimo al trasferimento dalla DTL all’ERSU di Messina. Tutto ciò in barba alla trasparenza degli atti della pubblica amministrazione concludono” Crocè e Raffa.