Società

Detenzione carceraria in tempo di Covid: riflettori accesi in VII commissione

Il consigliere Placido Bramanti ha presieduto l’assemblea della VII Commissione per discutere le criticità socio-familiari e sanitarie dei ristretti per i reati di maltrattamento e violenza.

Detenzione in era covid

Bramanti ha dichiarato “Il tema della detenzione carceraria e delle connessioni tra carcere e politiche sociali e sanitarie è molto complesso. Alcuni dati emersi durante l’incontro stimano che, secondo un rapporto del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Siciliana, nel marzo scorso i detenuti in Sicilia erano 6188; il 7 luglio 5927, 261 in meno, tutti ai domiciliari. Di questi ultimi, 137 sono tornati a casa per motivi strettamente legati al loro precario stato di salute”, ha poi proseguito dicendo “A prescindere dalle note vicende relative al sovraffollamento delle carceri il problema all’interno delle strutture è divenuto in era Covid ancora più critico. Ma le difficoltà di gestire le necessità socio-familiari e socio-sanitarie dei detenuti, nonchè il loro reinserimento sociale, riguardano molteplici campi, come ad esempio garantire loro l’istruzione scolastica, la formazione professionale e il lavoro, uniche forme di riscatto per favorire la vera integrazione e prevenire la recidiva di comportamenti sbagliati”

Durante l’incontro è intervenuta, tramite collegamento da remoto, la Direttrice della Casa Circondariale di Messina, Angela Sciavicco. che ha espresso la necessità di creare un sistema di gestione condivisa delle situazioni familiari con particolare difficoltà e vulnerabilità.