“Cara fatina della ramazza per favore aiutaci tu. Se ci aiuti, cia putemu fari”

Almeno prima potevamo prendercela con quellicheceranoprima, adesso invece il problema è serio perché non possiamo, pena l’accusa di lesa maestà, prendercela con nessuno. Per fare un esempio, di fronte alla drammatica situazione dei rifiuti pare che, quanto a responsabilità, ci siano solo due ipotesi. Secondo i vertici di Messinambiente la disastrosa gestione ha due possibili cause. Eccole: o i messinesi in un anno sono diventati incivili e prima non lo erano perché le colpe erano solo di quellicheceranoprima, e quindi ora lo fanno per dispetto, per mettere in cattiva luce quellichecisonoadesso, oppure, le responsabilità di quellicheceranoprima resteranno nei secoli. Il fatto che la raccolta non funziona adeguatamente quindi ha due sole possibili cause: o per dispetto o per eredità. Appurato che i danni sono stati causati da quellicheceranoprima e che io tifo per quellichecisonoadesso sono in paziente attesa di quellicherisolvonolecose senza tirarla troppo per le lunghe.

A me il commissario liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci ed i consulenti chiamati a raffica stanno simpatici, mi piace l’accento toscano, condivido i progetti che li hanno portati a vincere Premi per l’ambiente e affini, ma ritengo che per la situazione non siano adatti. A prescindere dal fatto che dopo sei mesi i risultati lasciano a desiderare, ho notato che, a differenza di Foti all’Atm, che ha capito di essere arrivato nella giungla e sta agendo di conseguenza, somigliano più al pastorello che nel presepe resta assorto davanti alla grotta e si meraviglia di quel che ha davanti. Probabilmente Ciacci pensava che dopo la Processione della Vara le strade si autopulissero per effetto della Grazia ricevuta, o che, riducendo i percorsi e i turni straordinari la gente smettesse di produrre rifiuti o che stoccando tonnellate di mmunnizza a Pace i vicini non protestassero. Fatto sta che nei Diari dell’amministratore si lascia andare a considerazioni bizzarre. Tralascio il solito elenco di “la colpa è di quelli che c’erano prima”, e il fatto che si senta vittima di complotti di varia natura, i suoi scritti lasciano trapelare una vera e propria sorpresa quasi pensasse di andare a Disneyland e invece il suo aereo è stato dirottato a Calcutta.

“Ad un occhio esterno- scrive nel Caro diario sei mesi dopo l’insediamento- può sembrare che l’azienda sia stata una realtà amministrata per anni con il solo obiettivo di mandare più rifiuti possibili in discarica. E’ paradossale che un’azienda che ha tra le priorità ed obblighi normativi la differenziata si trovi nel 2014 con il 5% di raccolta differenziata e abbiano scarso successo i progetti porta a porta”. E dopo aver invitato tutti a collaborare, dai lavoratori all’amministrazione (che metta mano al portafoglio) al consiglio comunale (che la smetta di lamentarsi) conclude in pieno stile Obama: ce la possiamo fare.

Visto che scrivere diari ha quanto meno funzione liberatoria se non risolutiva dei problemi, sono venuta in possesso di alcune pagine del Diario di donna Sarina, una sorta di “Desperate Housewives”,casalinga disperata dello Stretto, alle prese con una Tari da paura e i rifiuti davanti allo zerbino di casa e le pubblico.

Dal diario di donna Sarina:

Settembre 2014- “Cara Fatina della ramazza per favore aiutaci tu. Abbiamo passato un’estate d’inferno, con i rifiuti che in alcune zone arrivavano fino al balcone del primo piano, quello della signora di sotto che per fortuna era a Rometta e non se ne è accorta, ma i gerani che aveva piantato si sono suicidati per la puzza dopo due giorni. Sacchetti e rifiuti ingombranti ovunque, intorno ai cassonetti, sotto gli alberi, agli angoli delle strade, dal centro alla periferia. Non ti dico quello che mi è capitato a settembre. Sono andata come sempre nell’isola ecologica di Gravitelli, che è sempre stata un fiore all’occhiello, e, non ci crederai, per un attimo ho creduto di essere alla discarica, pardon se no l’assessore Ialacqua mi rimprovera, alla piattaforma di Pace per quanta roba era accatastata. Mentre tutti si lamentano, scattano foto e le mandano a Tempostretto, chi dovrebbe gestire il servizio, Messinambiente e Ato3 litigano e fanno a scaricabarile. Dopo la Processione della Vara è successo un fatto epocale: sono certa di avere visto una tizia con la divisa dell’Ato 3 che puliva la passeggiata a mare…. Io credevo che non esistessero, che fossero frutto della nostra immaginazione, invece no, aveva la divisa dell’ATO 3 e non stava in un ufficio, ma spazzava addirittura la Passeggiata a mare, sia pure 3 giorni dopo la Processione. Per farla breve, Fatina mia, siamo sommersi dalla mmunnizza e quelli litigano: Messinambiente vuole i soldi dall’Ato e gli blocca gli stipendi, l’Ato per dispetto scrive ad Accorinti e gli dice di non dare un euro a Messinambiente perché non pulisce, poi il Comune litiga con l’Asp e la Provincia su Pace. Poi arriva Crocetta e annuncia che chiudono le discariche e poi arriva Ciacci e scrive che l’ha scoperto dai giornali che Mazzarrà chiude ed è preoccupato. Figurati noi…. A me non importa se la colpa è di quellicheceranoprima, di quellichecisonoadesso, dei marziani o dei folletti, basta che qualcuno risolva i problemi. Questi consulenti, bravissimi per carità, i Balotelli della mmunnizza sono fantastici, ma vanno aiutati a scendere sulla terra. Se leggi quello che scrive Ciacci nel suo Diario sembrano “Le mie prigioni” di Silvio Pellico, ad ogni passo becca un trappolone, una mina, si sente in un labirinto e non sa come uscirne. Lui è preoccupato perché ha letto sul giornale che chiude Mazzarrà? Io sono preoccupata se uno che dirige Messinambiente scopre dopo sei mesi che la differenziata qui da noi è al 5%, che tutti i soldi se ne vanno per il personale e che in questi anni la società si è limitata solo a raccogliere mmunnizza. Non se ne è accorto appena arrivato a Tremestieri? Pensava di trovare i Giardini di Boboli? Mi scusi signor commissario se mi permetto, ma secondo lei, se avessimo avuto la differenziata al 30%, gestione impeccabile e lavoratori tutti in buona salute e all’opera 365 giorni l’anno che bisogno avevamo di chiamare lei e la squadra di supereroi? Si stupisce perché tutti protestano. Mica le abbiamo inventate adesso le proteste per fare un dispetto a quellichecisonoadesso. Guardi che i messinesi protestavano per gli stessi motivi sin dall’era Leonardi sindaco. Non vorrei passare per menagramo, ma quando arriveranno i bollettini della Tari, le famiglie, quelle oneste, quelle che pagano fino all’ultimo centesimo e portano carta, plastica e vetro alle isole ecologiche, si irriteranno. E non per dispetto. Di rientro dall’isola ecologica di Gravitelli, trasformata in estate in simil-discarica, mentre mi lamentavo mio figlio ha replicato: “Mamma però così salvi il Pianeta” . Dirò di più, salvo me stessa perché non sono un corpo estraneo, ma faccio parte del Pianeta. Quindi voglio fare la differenziata e anche il porta a porta. Non sono incivile, non lo ero quando c’era Buzzanca e non lo sono diventata adesso. Ha ragione l’assessore Ialacqua quando dice che hanno piantato semi e dobbiamo avere la pazienza di vederli crescere. Dipende però dai semi, perché il bambù cinese ha bisogno di quasi 5 anni per venir fuori, ma noi abbiamo bisogno dei primi frutti adesso. Non possiamo aspettare 5 anni, ci servono quellicherisolvonolecose. E subito.

Sono d’accordo con Ciacci quando scrive, come Obama Yes we can, ce la possiamo fare. Anzi, come diciamo a casa mia: cia putemu fari. Sì ma se poi scrivi un Diario che sembri Silvio Pellico forse è meglio chiamare rinforzi. Ecco perchè Fatina della ramazza, mi rivolgo a te. Forse se arrivi tu con la bacchetta magica e gli dai una mano tu, allora forse sì, cia putemu fari.

Rosaria Brancato