A meno di un’ora dall’ingresso ufficiale del bilancio di previsione 2015 in Consiglio Comunale, il commissario del Pd Ernesto Carbone fa la “dichiarazione” di voto del partito tramite comunicato stampa.
Il partito di Renzi, rappresentato in Aula dalla capogruppo Antonella Russo, dai consiglieri Claudio Cardile, Pietro Iannello e da stasera anche dalla new entry Gaetano Gennaro è pronto ad alzare il disco rosso.
« Ancora una volta – scrive Carbone- ci risulta impossibile votare il bilancio presentato – con estremo ritardo – dal sindaco Accorinti».
Alla base di questa scelta secondo il commissario ci sono motivazioni concrete e non pretestuose . Dopo aver sottolineato che il previsionale 2015 approvato dalla giunta Accorinti l’11 maggio scorso è alla quinta versione, «un unicum nella storia amministrativa di questo Paese», Carbone elenca le criticità che secondo lui dimostrano che «nulla è cambiato rispetto al passato» e che impongono un voto contrario: «mancano ancora le delibere per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e l'inserimento degli interessi passivi sui pagamenti in ritardo. Dettagli non da poco che incidono notevolmente sulle spese della città. Senza questi elementi come puó essere attendibile il bilancio che Eller e Accorinti hanno presentato in consiglio?».
«Forse – prosegue Carbone – per la fretta di portare a casa il bilancio il sindaco e l'assessore si sono "dimenticati" di ridurre la tasi e di rivedere le aliquote." Sono però spariti 51 milioni di euro dalle voci di bilancio versione IV. Cose che neppure il mago Silvan e noi a scatola chiusa dovremmo votarlo?».
Secondo il commissario, «solo un irresponsabile potrebbe dire sì a questo documento che viene spacciato per bilancio di una città».
«Messina – conclude Carbone- ha bisogno di altro. Non è una Corrida dove ci si improvvisa. Il tempo dei dilettanti allo sbaraglio – fiancheggiati da Genovese – deve necessariamente terminare per il bene di tutti i messinesi».
DLT