Il consuntivo 2013 di Palazzo Zanca chiude in attivo. L’avanzo resta però vincolato

I consiglieri comunali lo hanno invocato per settimane ed alla fine è stato esitato. Dal Comune fanno sapere che ha segno più e secondo l’amministrazione comunale testimonia che l’Ente può reggersi sulle proprie gambe, cioè sulle entrate proprie, a dispetto dei tagli operati in questi anni da Governo nazionale e Governo regionale. Stiamo parlando del bilancio consuntivo 2013 di Palazzo Zanca, approvato dalla Giunta Accorinti nel corso di una seduta straordinaria. Il documento contabile, che per legge dovrà essere approvato entro il 30 giugno, sarà adesso trasmesso al Collegio dei Revisori dei Conti, chiamati ad esprimere parere obbligatorio ma non vincolante. Prima di approdare in Consiglio comunale, dovrà fare tappa in Commissione Bilancio.

Soddisfatto per il risultato ottenuto il vicesindaco e assessore al bilancio, Guido Signorino.

"Si tratta – dichiara – di un importante adempimento i cui dati confermano la solidità del percorso di risanamento finanziario dell’Ente avviato lo scorso anno. Dopo la certificazione del rispetto del Patto di Stabilità, si presenta alla città di Messina un bilancio nuovamente in attivo dopo due anni di deficit ripetuto (si ha infatti un avanzo di circa 6,5 milioni di euro, la cui maggior parte è vincolata per la costituzione del fondo di svalutazione dei residui attivi con maggiore anzianità o per spese in conto capitale), che dà risposta a molte delle osservazioni rilevate dalla Corte dei Conti nelle sue relazioni al bilancio 2012 ed al primo semestre 2013”.

Per Signorino, questo bilancio è frutto di un incremento delle entrate e di una generale razionalizzazione dei costi. “Le spese di rappresentanza – si legge in un comunicato – sono state ridotte in maniera eccezionale (-96%). I servizi pubblici sono stati comunque integralmente garantiti e coperti, senza generare squilibri nella gestione dell’Ente. Naturalmente c’è ancora strada da fare – prosegue l’assessore Signorino – soprattutto nel campo delle società partecipate dove, comunque, l’Amministrazione comunale ha mosso passi decisi verso il controllo diretto, l’armonizzazione della contabilità, la certificazione congiunta dei debiti/crediti. Nella prossima settimana riteniamo che il lavoro di questi mesi sulle partecipate possa portare al risultato importante della condivisione in merito alle posizioni del dare/avere, dopo anni di bilanci non approvati e di contrasti; le partite debitorie pregresse risultanti da questo lavoro non incideranno sul bilancio corrente, essendo già considerati all’interno del redigendo piano pluriennale di riequilibrio”.

Il vice-sindaco spiega ancora che in questo bilancio si sono potuti saldare anche debiti dell’Ente già precedentemente riconosciuti e finanziati (per circa 8,5 milioni), ma mai saldati per mancanza di risorse o per la mancata materializzazione delle entrate a suo tempo previste e si è potuto procedere ad una <ripulitura straordinaria> dei residui attivi vetusti (altro punto sottoposto a rilievo critico dalla Corte dei Conti).

“Questo bilancio– afferma Signorino – testimonia che l’Ente tende a reggersi in maniera più solida sulle entrate proprie. Un grandissimo contributo è stato dato dallo sforzo compiuto dai messinesi con la TARES ed una maggiore determinazione nel contrasto all’evasione fiscale ha portato (nel 2014) ad un incremento dell’accertamento di evasione sia per le tasse sui rifiuti che per quelle sull’ICI-IMU”.

L’Amministrazione – ha concluso Signorino – si impegna a stabilire una tabella di marcia che riporti la riscossione dei tributi in linea con l’anno di competenza, senza lasciare strascichi fiscali negli anni successivi. Contribuendo tutti alle spese comuni, potremo avere progressivamente servizi migliori e minor carico fiscale individuale".

Anche il sindaco, Renato Accorinti, ha voluto esprimere particolare soddisfazione per l’approvazione dello schema di bilancio consuntivo 2013: "Il risultato conseguito è frutto di un anno di lavoro nel corso del quale l’Amministrazione comunale, da me rappresentata, ha operato sempre nel rispetto dei criteri di massima economicità ed efficienza, puntando su azioni condivise e finalizzate al bene della collettività all’insegna dei princìpi di legalità e trasparenza".