Atm, venerdì nuovo “confronto” al Comune con i sindacati. Domani conferenza del Fli

La strada è segnata e come ha detto Buzzanca venerdì scorso, in occasione della riunione “straordinaria” dei capigruppo consiliari alla presenza dei sindacati, non si torna indietro. Per l’attuale amministrazione comunale, la messa in liquidazione dell’Atm è l’unica soluzione possibile per «attingere ai finanziamenti, garantire i lavoratori e aumentare il numero degli autobus». Una presa di posizione netta che esclude categoricamente qualsiasi margine di dialogo e confronto “sostanziale”. In assenza di sostanza, però, può “bastare” la forma e così venerdì prossimo a Palazzo Zanca torneranno a farsi vedere i rappresentanti sindacali per un nuovo incontro con i consiglieri comunali, chiamati a votare la delibera presentata dall’amministrazione sulla messa in liquidazione, approdata in Consiglio comunale con il parere negativo della Commissione partecipate. In aula consiliare, peraltro, giacciono da tempo e sono iscritte all’ordine anche altre delibere sull’Atm e precisamente: il Bilancio pluriennale 2009-2010-2011 dell’A.T.M. Messina; il bilancio di previsione esercizio finanziario 2010. Bilancio pluriennale 2010-2011-2012 dell’A.T.M. Messina; il bilancio consuntivo rimodulato esercizio finanziario 2007 – A.T.M. Messina; e il bilancio consuntivo esercizio finanziario 2008 – A.T.M. Messina. Utopistico anche solo pensare che dalla riunione di venerdì possano venire fuori novità significative sul futuro dell’azienda trasporti . Intanto, domani, sempre in quel di Palazzo Zanca, i “ pierini” del Fli Nello Pergolizzi, Pippo Trischitta e Claudio Canfora terranno un conferenza stampa, alle ore 10.30 presso la sala consiliare, nel corso della quale saranno approfondite:«le gravi responsabilità del sindaco Buzzanca in ordine al fallimentare susseguirsi di nomine commissariali; il reale disinteresse del primo cittadino per il futuro dell’azienda, anche alla luce della recente nomina dell’ennesimo commissario straordinario “ a mezzo servizio” invece di un manager a tempo pieno e di altro profilo, segno evidente della mera volontà di prolungare l’agonia dell’azienda municipalizzata trasporti sino alla scadenza del proprio mandato».

Una posizione decisamente polemica alla quale si contrappone quella del collega Paolo Saglimbeni, ex Pd oggi Gruppo Misto e sempre più in linea con l’amministrazione Buzzanca. Anche sulla vicenda Atm. «La proposta avanzata da Buzzanca, cui va riconosciuto coraggio, responsabilità e tempestività – scrive in una nota – consente di raggiungere obiettivi condivisi, quali la salvaguardia dei livelli occupazionali e il rilancio del servizio di mobilità urbana e assicura, sempre alla stessa azienda speciale Atm, l’immediato rilancio della gestione del servizio su nuove basi e senza la zavorra delle perdite pregresse; perdite mai certificate per le quali il comune ha comunque accantonato forfettariamente 15 milioni negli anni 2010-2012». Seppur non lo dica apertamente, Saglimbleni considera sterili le polemiche alimentate dai sindacati e da alcuni consiglieri, ai quali lancia un invito preciso: «valutare il ruolo determinante loro assegnato nel processo di riorganizzazione e rilancio dell’Atm già all’indomani dell’approvazione della delibera e la possibilità di revoca dello stato di liquidazione prevista dal Codice Civile se le cose dovessero andar bene : una rete di protezione che consente di accettare la sfida dando il proprio contributo nell’interesse dei lavoratori, dell’azienda e della città». Il rappresentante comunale, contrariamente a Pergolizzi, Trichitta e Canfora esprime soddisfazione anche per la nomina di Alligo, operazione a costo zero che consentirà di valorizzare le risorse interne. (Danila La Torre)