La replica di Emilia Barrile: “La reazione della Giunta sopra le righe”

Non si fa attendere la replica della presidente del Consiglio Comunale Emila Barrile, dopo gli attacchi della Giunta indirizzati al Consiglio comunale ma anche alla sua persona, soprattutto da parte del vicesindaco Gaetano Cacciola. Ad accendere la miccia tra l'esecutivo e l'organo rappresentativo la bocciatura della rimodulazione del piano di riequilibrio.

La massima rappresentante del Civico Consesso firma una nota in cui difende i consiglieri e la libertà di scelta di ciascuno a votare secondo coscienza, usando tuttavia toni istituzionali per non alimentare il clima di scontro tra i due principali organi di Palazzo Zanca. Non risponde invece alla richiesta di dimissioni avanzata da Cacciola e appoggiata da tutti gli assessori.

“In merito alle ultime dichiarazioni pubbliche dell’Amministrazione sento – si legge nella nota – il dovere di evidenziare la totale autonomia decisionale del Consiglio Comunale che rappresenta l’unica salvaguardia della democraticità dei percorsi effettuati e delle scelte compiute in risposta solo al mandato dei cittadini ed in quest’ottica il Consiglio, che ho l’onere di presiedere, è riuscito ad assolvere appieno il proprio compito istituzionale”.

“Ciò che il Presidente del civico consesso ha il dovere di garantire – continua la Barrile – è la valutazione puntuale e conseguente scelta dell’Ordine del Giorno, una corretta votazione ed una consequenziale e regolare deliberazione. Tutto ciò è stato correttamente garantito in tutto il mio mandato e condotto a buon fine operando sempre con l’intento di sciogliere numerosi nodi problematici. Appare lapalissiano sottolineare che ciascun Consigliere possa e debba esprimere, attraverso il voto, un proprio personalissimo indirizzo essendo ciascuno libero nell’esercizio del proprio mandato di assumersi ogni responsabilità politica e personale. Io ritengo che i Consiglieri, presenti nella seduta in cui è stata proposta e non approvata la Rimodulazione del Piano di Riequilibrio, abbiano operato in piena coscienza ed utilizzando gli strumenti democratici affidati loro senza prevenzioni di sorta”.

Inevitabile un cenno alle parole dure usate dal sindaco e dagli assessori: “La reazione dell’Amministrazione è stata assolutamente sopra le righe, ed utilizzo questa definizione soft solo per non alimentare un contraddittorio violento ed aggressivo, nei toni e nella scelta delle parole (“interessi di bottega e personali, scelta scellerata, …”) attribuendo dietrologie strumentali ad una corretta dinamica istituzionale”.

La presidente conclude sottolineando le responsabilità della giunta Accorinti: “ E’ invece da sottolineare la mancanza di scelte oculate da parte di chi auspicava l’approvazione del Piano ed invece di riflettere sulle proprie criticità ha preferito attribuirne la responsabilità ad un Organismo che è essenzialmente di controllo; l’aver procrastinato la presentazione della Proposta da giorno quattordici gennaio al ventisei febbraio ha, di fatto, contratto drasticamente il tempo corretto di studio ed analisi dell’Atto reiterando colpevolmente la mancanza di rispetto per l’attività d’Aula, mancanza che ha connaturato tutta questa consiliatura”.

" Il Piano, ripresentato a più riprese dai vari Assessori al Bilancio ed utilizzato per astenersi dalla dichiarazione di dissesto, scelta politica contraria al Programma Elettorale presentato dall’attuale Sindaco, rimane dopo il voto di ieri uguale a se stesso, a quella versione considerata dalla Giunta punto di forza della propria azione amministrativa in questi anni".