La Giornata del dialogo e dell’ascolto dell’Osservatorio minori “Lucia Natoli”

Ogni 24 di aprile l’Osservatorio Minori “Lucia Natoli” celebra il proprio anniversario di costituzione. Nel 2007 infatti furono avviate le attività statutarie. Una data, per le associazioni e gli enti che hanno promosso l’Osservatorio Minori, che vuole rappresentare simbolicamente e concretamente il contributo e il confronto su temi che devono interessare la crescita culturale dei giovani.

“Per questo motivo – affermano i responsabili – abbiamo deciso di chiamarla “Giornata del dialogo e dell’ascolto”, per questo motivo la celebriamo assieme agli alunni e ai docenti degli Istituti scolastici cittadini. Non è casuale che, per il secondo anno consecutivo, la stiamo celebrando nell’Istituto Pietro Cuppari. Infatti riteniamo che bisogna partire da un Istituto come questo per sottolineare l’urgenza di una seria “politica di difesa del territorio, di prevenzione idrogeologica, di un futuro che riequilibri il rapporto tra persone e merci. Negli ultimi dieci anni al Sud sono scomparse più di 370 mila aziende agricole. La Sicilia è la regione che paga più pesantemente questo disastro. In dieci anni siamo infatti passati da 346 mila aziende a 215 mila (ovvero – 38 %)”.

Secondo l’Osservatorio, il disastro non è solo quello della riduzione ma anche quello della mancanza di politiche agricole mirate alla “sostenibilità”, al produrre “Meno e Meglio”: “Il modo in cui si coltiva la terra ha a che fare con l’impiego di risorse organiche e biologiche. Riguarda la produzione di energia e l’uso o,meglio, il non uso dei prodotti chimici. Agricoltura, alimentazione, biotecnologie, la bioeconomia, insomma, sono temi che ci riguarderanno sempre più da vicino e sono strettamente legati alla difesa del nostro Territorio. Assieme a quest’Istituto, riteniamo, bisognerà trovare, anche dopo questa giornata, momenti di riflessione,di dialogo,di proposta su questi temi. Tutte le componenti che costituiscono l’Osservatorio “Lucia Natoli”, le tante professionalità che in questi anni hanno supportato le nostre attività, oggi rappresentate dai preziosi relatori, il Centro servizi del Volontariato, non potranno che essere impegnati in un progetto di sperimentazione per questa Città, per questo Territorio, che rappresenti in modo non astratto la convincente esortazione al cambiamento”.