La Dusty ha 50 milioni di crediti dallo Stato. A rischio azienda e posti di lavoro

"La Dusty srl da oltre 35 anni opera per conto delle Pubbliche Amministrazioni nel settore dei servizi di igiene ambientale con un organico di circa 700 dipendenti, e vanta ad oggi un credito nei confronti dello Stato 50 milioni di credito di cui 17 milioni oltre interessi da parte di Ato Me2. La beffa è che l'erario blocca i conti correnti". Lo dice Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti, che ha posto in evidenza il caso specifico degli Ato. "La ragioneria provinciale – dice Finocchiaro – ha messo in dubbio la concezione di Ato come amministrazione pubblica".
Per far valere i propri diritti, molte imprese si sono rivolte al Tar e al Cga, i quali esprimono sempre sentenze e ordinanze tutte favorevoli alle imprese e nominano per le stesse, di volta in volta, i commissari ad acta. Nel caso di Ato Me2 è stato nominato il dott. Romeo, che ha certificato il credito solo per alcune aziende.
Confedercontribuenti e la Dusty sono state ricevute dal vice ministro all'economia, Enrico Morando, che ha confermato che tutti gli Ato rientrano nella Pubblica Amministrazione e ha comunicato che farà effettuare verifiche presso gli uffici competenti.