Reset: “Indignamoci e non dimentichiamo quel che hanno fatto a Messina”

Le dimissioni di Buzzanca da sindaco continuano a tenere banco ancor prima di ufficializzarle. La prossima settimana sarà quella determinante ma nel frattempo si registrano reazioni e bilanci. Sull’argomento interviene anche il Movimento Reset che l’8 settembre annuncia una conferenza stampa.

“Dopo essere stata al centro dello scandalo formazione la Città è costretta ad assistere, ancora una volta, ad una teatrino davvero indegno- si legge nel comunicato- In questi giorni abbiamo subìto la presentazione del "Piano per la riorganizzazione dei servizi della Mobilità" da parte di un Assessore impreparato ed improvvisato rispetto ai temi ed alle questioni che lui stesso proponeva. Abbiamo assistito attoniti alla "sceneggiata" ed al valzer di responsabilità che ha portato alla difficilissima situazione del Teatro Vittorio Emanuele seguita dall’ ammissione di colpa, e quindi di incapacità, del Vicepresidente dell'Ente Daniela Faranda, cui però non facevano seguito le "logiche" dimissioni, Sue e dell'intero Cda”.

Reset sottolinea come di volta in volta venga individuato un “responsabile” cui attribuire le colpe, sia esso Innovabic, piuttosto che l’Ente Teatro o la Regione.

Caratteristica comune, secondo il Movimento, è che comunque chiunque parli sia convinto che Messina è disposta ormai a credere a tutto.

“L'Onorevole, al tempo, e Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca alla fine del 2011 – continua la nota- rilasciando un'intervista alla Giornalista di Tempostretto Danila La Torre che lo incalzava ricordandogli quante e quali cose andassero malissimo in città, un elenco decisamente lungo e dettagliato, alla domanda secca su come giudicasse il 2011 per la Città Messina, stizzito, rispondeva testualmente: "un anno eccezionale". Chi ascoltò quella risposta credette ad uno scherzo, alcuni lo accostarono al comico Diego Abatantuono con il suo "eccezzziunale veramente".

Purtroppo come abbiamo avuto modo di constatare, in questi anni, non si trattava di uno scherzo ma di un atteggiamento, comune alla politica partitica di tutti gli schieramenti, secondo il quale il cittadino è un idiota che non riesce a comprendere la differenza tra le difficoltà che vive giornalmente e le sciocchezze che gli vengono raccontate. Tornando ai giorni nostri abbiamo sentito dall'On. Garofalo che il Sindaco si dimette per "colpa" dell'UDC che si schiera col centrosinistra alle prossime elezioni regionali”.

Reset nel comunicato ricorda come il partito di Casini, tranne negli ultimi mesi, sia stato al governo con Lombardo, che da più parti viene considerato il peggiore nemico politico di Messina. Sempre l’Udc, ricorda Reset, è in maggioranza a Palazzo Zanca e a Palazzo dei Leoni dove tra l’altro ha contribuito all’ormai nota “giunta dei 15”, la più numerosa in tutta Italia.

“Allora se la motivazione addotta da Buzzanca, che per chi non lo ricordasse è anche coordinatore provinciale del PDL, fosse vera- conclude Reset- siamo certi che "ordinerà" anche a Ricevuto di dimettersi o di licenziare gli assessori Udc”.

A onor del vero nei caldissimi giorni della giunta a 15 Buzzanca ha espresso chiaramente la sua contrarietà e, anche i consiglieri provinciali ed assessori area ex An hanno protestato per un’operazione che porta il sigillo UDC e si erano rivolti proprio ai vertici del partito per trovare una soluzione. Poi però è tutto rientrato, ma nel frattempo, incassati i neoassessori e i risultati dell’operazione l’Udc ha subito pensato di dirigersi spedito su Crocetta.

Del “fattaccio” (lo spostamento a sinistra dei centristi) a quanto pare in tutto il Pdl se ne è accorto solo Buzzanca, e a seguire Garofalo, perché gli altri non hanno battuto ciglio.

Garofalo coordinatore comunale del PDL – proseguono i messinesi di Reset- dice candidamente: " il partito non può obbligare Buzzanca a restare Sindaco", aggiungiamo noi, se ha altre ambizioni personali. Ecco ci risiamo, ambizioni ed interessi particolari e personali, in barba ad una Città in ginocchio. Garofalo poi , arriva a dire che "…. l’attuale maggioranza non è più coesa ed in queste condizioni diventa difficile governare la città. L’arrivo del commissario potrebbe dunque non essere il male peggiore considerato che l’attività amministrativa andrebbe comunque avanti".

Il Movimento invita tutti i cittadini a vigilare evitando che i prossimi lunghi mesi di commissariamento possano essere utilizzati dai responsabili del fallimento della città in oltre un decennio, per individuare altri colpevoli e soprattutto individuarli altrove…..Occorre vigilare per evitare quella sorta di “cancellazione” della memoria recente che lascia inevitabilmente spazio al ritorno dei vecchi sistemi.

“Indigniamoci per il centrodestra che abbandona la Città- concludono- per l'UDC che fa come una banderuola, per il Centrosinistra che utilizza, vergognosamente, l'antimafia e pezzi degli ex Lombardiani per ricostruire lo stesso identico Governo regionale che poco tempo fa criticava. Indigniamoci, ricordiamo tutto, e poi andiamo tutti a votare tenendo a mente cosa questi "Signori" hanno fatto per la Città ed i Messinesi, come hanno ridotto Messina e quanto rispetto hanno dimostrato per la gente e per le difficoltà che giornalmente vive”.

L’operazione ricordo, in sintesi, è bene iniziarla subito, prima che il commissariamento ci faccia dimenticare volti e nomi, per poi tornare a ripetere nelle urne gli stessi errori.

Rosaria Brancato