Anche il Commissario Atm Spicuzza rimette nelle mani del Sindaco il suo incarico

All’indomani del risultato elettorale il primo a rimettere il proprio mandato nelle mani del neo sindaco Accorinti era stato il Presidente del Teatro Vittorio Emanuele Luciano Ordile. Ieri pomeriggio è toccato invece al Commissario Atm Enrico Spicuzza che con una lettera consegnata a Palazzo Zanca al Sindaco ha così formalmente messo nelle sue mani l’incarico che dal 25 gennaio svolgeva all’interno della disastrata Azienda Trasporti. Un atto dovuto quello del Commissario Spicuzza che, essendo a suo tempo stato nominato dal Commissario Croce, quindi espressione di un’amministrazione commissariale, potrebbe chiudere così la sua parentesi alla guida dell’Atm. Entro i prossimi giorni Accorinti e la sua giunta valuteranno l’assegnazione di tutti gli incarichi, la poltrona dell’Atm è senza dubbio una di quelle che scotta di più, considerata la crisi ormai cronica in cui versa l’azienda. Né Accorinti né il vicesindaco Signorino si sbilanciano ancora su chi sarà il nuovo Commissario Atm. La certezza è che da subito si dovrà iniziare a lavorare per il rilancio dell’azienda e del trasporto pubblico cittadino. Ciò che la nuova amministrazione trova è la delibera di liquidazione dell’attuale Atm, eredità del Commissario Croce, e lo Statuto di quella che dovrebbe essere la nuova Spa che sorgerebbe dalle ceneri della vecchia società. La nuova Atm, secondo quello Statuto, sarebbe una società mista a capitale pubblico per il 51% e a capitale privato per il 49%. Potrebbe anche essere questo il punto da cui ripartire, prima però il Sindaco, l’assessori ai trasporti e l’intera squadra dovranno leggere le carte. La certezza è che si esclude categoricamente l’ipotesi privatizzazione. Da risolvere poi la grana stipendi, i lavoratori sono fermi a marzo, la carenza di bus, la gestione di un servizio che oggi non si può definire tale. In questi mesi, da gennaio ad oggi, il Commissario Spicuzza aveva cercato di iniziare ad intraprendere questa strada con progetti e idee che però non ha avuto il tempo di mettere in atto. Le dimissioni erano però quasi un passaggio obbligato. Per capire meglio quale sarà il futuro bisognerà attendere qualche giorno.

(Francesca Stornante)