Crollo muro San Filippo, via libera ai lavori dalla Procura. Adesso servono le risorse economiche

C’è una notizia buona e una cattiva nella vicenda che riguarda il crollo del muro dello stadio San Filippo, verificatosi il 6 maggio 2011, poco prima dell’atteso, poi disdetto, concerto di Vasco Rossi. La notizia positiva è che la Procura della Repubblica dà il via libera ai lavori. Lo scorso 11 luglio l'assessore alle manutenzioni, Pippo Isgrò, aveva inoltrato all’autorità giudiziaria una nota per chiedere se fosse possibile accelerare l'iter procedurale per la ricostruzione del muro dello stadio, bloccata dall’inchiesta in corso, che aveva reso necessario il sequestro dell’area. Nella richiesta, l’assessore aveva sollecitato nello specifico una valutazione «dal punto di vista tecnico-giuridico, al fine di ristabilire il rispetto delle norme nell'interesse esclusivo della pubblica e privata incolumità in caso di piogge torrenziali, e di consegnare lo stadio San Filippo all'ACR Messina e ai suoi tifosi”.

Ad una settimana di distanza, il sostituto procuratore della Repubblica, Camillo Falvo, ha risposto al rappresentante della giunta, comunicando sia al Comune che al Genio Civile, che «in relazione al crollo del muro oggetto del procedimento ed alla necessità di messa in sicurezza degli altri conci, non è stata mai iscritta notizia di reato e, pertanto, non pende procedimento in relazione a violazione di natura sismica (Legge 64/74)». L’iter progettuale per ricostruire il muro e mettere in sicurezza la zona può, dunque, andare avanti, sempre che si trovino i fondi per gli interventi. Ed è questa la nota dolente della vicenda. «Per procedere a gara ed eseguire i lavori servono 700/800 mila euro», spiega al telefono Isgrò, che si dice comunque ottimista: «Faremo di tutto per definire in tempi brevi, secondo la normativa vigente e con la collaborazione del Genio civile, l’iter progettuale e reperire al contempo le risorse economiche necessarie. Spero- ha concluso l’esponente dell’esecutivo di Palazzo Zanca- di poter mettere in sicurezza l’area prima dell’inizio della stagione calcistica». Già, il “dio” calcio, che riesce a far smuovere anche ciò che sembra immobile e destinato a non avere una soluzione in tempi accettabili. Chissà cosa sarebbe successo se il neo patron dell’Acr Messina Lo Monaco non avesse puntato i piedi un minuto dopo, si fa per dire, aver acquistato le quote della società di calcio. (Danila La Torre)