Turismo, le competenze passano da Province a Regione. L’allarme del Csa

“Si rende inderogabile trasferire le competenze, relative al comparto turistico, già assegnate alle province regionali all’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo, che dovrebbe avvalersi del personale assegnato ai servizi turistici regionali”.

Sta in questa parte del disegno di legge all’esame dell’Ars, la preoccupazione del Coordinamento Autonomo Sindacale, che attacca la Regione in merito al futuro dei dipendenti delle Province.

“La norma, se approvata così com’è – denunciano i rappresentanti sindacali Cassarino, Fotia e Paladino – rappresenta l’avvio di un vero e proprio processo di espropriazione delle funzioni delle Province che, anziché essere trasferite ai consorzi o ad altre istituzioni previste in applicazione della Legge Regionale 7/2013, vengono accentrate alla Regione, con la previsione fra l’altro di veri e propri carrozzoni quali l’Agenzia Regionale del Turismo e il Consiglio Regionale del Turismo”.

Secondo i sindacalisti, in caso di passaggio delle competenze senza il contestuale passaggio del personale, vanno in fumo le rassicurazioni del presidente Crocetta sul futuro dei dipendenti, messo già fortemente in discussione dai tagli nei trasferimenti che, di fatto, in molte realtà, stanno mettendo a rischio il pagamento degli stipendi: “La riforma degli enti intermedi – conclude il Csa -, partita con un proclama mediatico, si fa sempre più nebulosa e approssimativa e a rischiare di andarci di mezzo sono come al solito il lavoratori”.