In attesa della discussione in Aula, dopo il IV quartiere, anche Sel a favore delle unioni civili

Il dibattito sulle unioni civili tiene banco, ormai, sia a livello nazionale che locale. C’è fermento in tanti comuni della provincia. Diversi i Comuni che hanno approvato il registro a cui si vanno ad aggiungere quelli che aspettano l’ok definitivo da parte del Consiglio Comunale. Se l’approvazione sarà unanime, schizzerà a dieci ed oltre il numero dei comuni della provincia che hanno deciso di rendere paritari i diritti delle coppie di fatto. New entry nella lista ei comuni che discuteranno la proposta quello di Scaletta Zanclea, mentre il dibattito si estende anche alle eolie. Verrà riproposto il registro delle unioni civili a Lipari, dopo la bocciatura di un anno fa seguita da numerose polemiche nei confronti degli esponenti del Partito Democratico locale, dichiaratisi a favore in conferenza stampa – con la firma di un documento apposito – e in gran parte latitanti al momento della votazione in Aula, con il risultato della bocciatura della proposta. Allora il partito si giustificò adducendo sopravvenuti impegni dell’ultima ora, a breve Lipari avrà la seconda possibilità per approvare il registro. Si avvicina al dibattito anche Salina, dove le amministrazioni locali incontreranno il Presidente dell’Arcigay Makwan Messina a fine Marzo.

Intanto, la proposta approda in consiglio comunale – dopo le rispettive delibere di Giunta – a Messina e Barcellona Pozzo di Gotto. Prima ancora della messa all’ordine del giorno, si anima già il dibattito tra le forze politiche cittadine e la società civile. Ad intervenire, dopo il consiglio della IV circoscrizione, la segreteria provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà: “L'organismo provinciale di Sinistra Ecologia Libertà – dichiarano gli esponenti di Sel – con la coordinatrice Daria Lucchesi, sostiene l'iniziativa avviata oggi dalla IV Circoscrizione, a Palazzo Zanca, con un invito pressante affinché il Consiglio comunale di Messina approvi il Registro delle Unioni Civili. Il tutto in linea con la proposta della Giunta Accorinti di adozione del regolamento. In questo ambito, Sel è impegnata costantemente, sia a Messina sia nel territorio provinciale, affinché le Unioni Civili diventino un elemento acquisito di una società democratica libera e pluralista”.

Il Consiglio della IV Circoscrizione, capitanato dal Presidente Francesco Palano Quero, ha indetto ieri una conferenza stampa a Palazzo Zanca con l’intento di “fare appello alla sensibilità del Civico Consesso affinché approvi il regolamento sulle coppie di fatto, superando pregiudizi e inutili resistenze, facendo fare un balzo avanti, in tema di diritti civili, alla città di Messina” . “L’unione civile o di fatto, è una fattispecie che lega insieme numerosissime persone, dello stesso sesso o di sesso opposto, anche nella nostra città – ha spiegato il presidente, Francesco Palano Quero – Sarebbe un riconoscimento non solo di principi: il Comune potrebbe offrire anche alle unioni civili quei servizi alla persona (casa, servizi sociali e sanitari,asili, scuola e formazione, trasposto pubblico,politiche per giovani, genitori e anziani etc.) da cui oggi sono escluse a priori”.

L'unione civile è il termine che indica l'istituto giuridico diverso dal matrimonio, che riconosce giuridicamente, in modo organico e complessivo, la coppia di fatto, stabilendone i diritti con i rispettivi doveri. In Italia tale istituto giuridico non è stato ancora disciplinato positivamente dal legislatore. Il registro delle Unioni Civili, comunque, è stato già approvato da oltre 90 Comuni in tutta Italia, mentre associazioni, partiti e società civile premono per il riconoscimento anche a livello nazionale. La coppia di fatto fino a questo momento, intanto, gode di limitati diritti. L'unione di due persone resta ancora formalmente riconosciuta solo nel matrimonio, istituto accessibile alle persone celibi ed inaccessibile alle coppie dello stesso sesso. Per quanto riguarda le unioni omosessuali, Stefano Rodotà afferma che «per continuare a discriminare gli omosessuali, si è obbligati a violare principi generali di eguaglianza, di riconoscimento dell’altro». Dal mondo LGBT – acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender – però, si punta l’accento sul fatto che il registro delle unioni civili sancisce una reale uguaglianza per tutti i cittadini.