Il Comune di Torregrotta approva il registro delle Unioni Civili. E’ il primo in tutta la provincia

Festa nel mondo dell’associazionismo. Soddisfazione e forse anche un po’ di commozione per i membri dell’Arcigay Makwan di Messina. Il Comune di Scala Torregrotta ha approvato il registro delle Unioni Civili e riconoscimento di famiglia anagrafica. La mozione è stata votata la sera del 14 settembre, nel corso di una seduta del consiglio comunale a cui hanno presenziato anche i membri dell’associazione Lgbt – acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender – capitanati dal presidente Rosario Duca. Nove voti a favore, tre astenuti e tre assenti, sono queste le cifre di una votazione che si può definire storica, dal momento che fa di Torregrotta il primo comune in tutta la provincia di Messina ad approvare il registro delle unioni civili, anche omossessuali. Se n’era parlato precedentemente a Milazzo già nel 2010, ma l’iter si è recentemente bloccato, con somma delusione del circolo Arcigay di Messina, che fino alla fine ha temuto di non riuscire nemmeno questa volta a portare a casa una vittoria così importante. Il piccolo comune di Torregrotta, quindi, si allinea alla pari con città del calibro di Milano e Genova, diventando un faro dei diritti civili in tutta la nostra provincia. “Un atto di civiltà che ha un significato profondo perchè stabilisce un gesto di grande democrazia”, così definisce la votazione positiva del consiglio comunale che introduce il registro delle unioni di fatto, Rosario Duca, presidente del circolo messinese Arcigay. “Sento come Presidente in sintonia al direttivo tutto (dal segretario ai revisori dei conti che con grande pazienza mi sostengono) – dichiara Rosario Duca – l’obbligo di dover ringraziare il gruppo Sel PortoAlegre Torregrotta Monforte, in particolare nella persona di Antonio Portaro, che non appena è venuto a conoscenza della domanda che avevamo presentato all’amministrazione comunale ne ha sposato la causa”. Una nota di merito va a tutta l’amministrazione, capace di una decisione di grande democrazia e laicità, in un momento storico in cui troppo spesso la politica si ferma solo alle parole e ai gesti di propaganda. Calorosi ringraziamenti vanno, da parte dei membri dell’Arcigay e di tutti i cittadini a cui stanno a cuore il rispetto dei diritti civili, al sindaco di Torregrotta, dott. Caselli. Insomma, una buona notizia per chi crede in un mondo equo e combatte quotidianamente l’omofobia, come ogni altra forma di razzismo, nella speranza che l’esempio del piccolo comune della provincia messinese scateni un positivissimo effetto domino nel resto del territorio. (Eleonora Corace)