Il V quartiere approva il registro delle unioni civili. Soddisfazione dell’Arcigay

Dopo la IV circoscrizione, è il momento della V. Con dieci voti favorevoli ed uno astenuto, praticamente un piccolo plebiscito, anche il consiglio del quinto quartiere ha approvato il registro delle unioni civili. La votazione, storica, potrebbe avvicinare sempre di più la città di Messina nel suo complesso verso l’acquisizione di questo registro simbolo, soprattutto per associazioni e movimenti inerenti al mondo LGBT- acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender – di equità e di parità di trattamento tra i cittadini. Un’estensione dei diritti civili anche alle coppie di fatto, pure se composte da persone dello stesso sesso, si potrebbe dire. Anche se a ben vedere è una definizione leggermente sbagliata dal momento che i diritti sono, per natura e vocazione, universali e non dovrebbero, quindi, avere bisogno di essere estesi con successivi provvedimenti. Un gesto come quello della V circoscrizione assume un grandissimo significato, in un paese come l’Italia, ancora tremendamente arretrato sul piano dell’integrazione, almeno rispetto agli altri paesi occidentali. Solleva sempre di più il tema delle unioni civili al cospetto di Palazzo Zanca, che difficilmente, continuando così, potrà continuare a fare orecchie da mercante alle richieste delle associazioni e ora, appunto, anche di interi consigli di quartiere. Il 21 settembre scorso, infatti, la IV circoscrizione aveva già impegnato il consiglio comunale a deliberare sull’argomento. Molto prima i membri della sezione locale dell’Arcigay Makwan di Messina avevano chiesto alla precedente amministrazione
che Palazzo Zanca aprisse un confronto istituzionale e valutasse seriamente questa possibilità, ottenendo però solo una risposta molto evasiva dall’ex sindaco Buzzanca. Adesso il vento sta cambiando, e la via dell’indifferenza sembra essere preclusa. “Ci auguriamo che il consiglio comunale presto possa prendere atto di queste scelte civili”. Così Rosario Duca, presidente dell’Arcigay Mokwan di Messina, commenta la lieta novella che giunge in giornata dal quinto quartiere. “Esprimiamo la nostra gratitudine al Presidente Russo per questo atto di civiltà che segue di poco quello della IV circoscrizione” ha continuato il presidente Arcigay parlando anche a nome dei membri dell’associazione che vanta più di duemila iscritti solo nella provincia di Messina. Un “atto di civiltà” che rallegra chi da sempre si batte per rendere i diritti di fatto universali. Dopo l’approvazione di due consigli circoscrizionali,il registro delle unioni civili aspetta di entrare nel consiglio comunale, per essere quantomeno vagliato e democraticamente votato. Palazzo Zanca non può continuare a stare in silenzio. (Eleonora Corace)