Sit in a difesa dell’acqua pubblica e del referendum: aderiscono Pd-Libertà e SeL

Proseguono i preparativi per il sit-in di protesta organizzato dal Forum Provinciale per l’Acqua Pubblica Messina, che si terrà giovedì 19 davanti alla Prefettura di Messina (ore 10), contro le iniziative del Governo sulla liberalizzazione dell’acqua. E’ stata dichiarata l’adesione del circolo Pd “Libertà” di Messina, che, avendo aderito al Comitato Referendario Unitario che si è speso per informare i messinesi sulla necessità di andare a votare “si” in merito ai quattro quesiti dello scorso referendum, ed in particolare per i due quesiti a favore dell’acqua pubblica, ha appoggiato gli organizzatori. «La maggioranza degli Italiani ha espresso la sua volontà, che è sovrana: l’acqua, la sua gestione, è, e deve rimanere pubblica – hanno spiegato i rappresentanti Filippo Cangemi, Francesco Quero e Alessandro Russo -. L’esperienza del comitato referendario unitario ha rappresentato una bella pagina per la politica cittadina e per la vita democratica di Messina: non facciamoci “rubare” ciò che abbiamo legittimamente affermato».

L’iniziativa sarà utile, così, per chiedere al governo ed all’Ato idrico di Messina, il rispetto del risultato referendario del 12 e 13 giugno con il quale 26 milioni di cittadini hanno detto “no” alla privatizzazione dell’acqua e “no” al profitto sull’acqua. Adesione è stata annunciata anche da Sinistra Ecologia e Libertà. «Mentre in queste ore a Roma si cerca di far approvare, all’interno del decreto sulle liberalizzazioni, la privatizzazione della gestione dell’acqua, andando contro il risultato referendario, a Messina l’Ato idrico fa finta che il referendum non ci sia mai stato mettendo al voto dei comuni dell’assemblea, due proposte di delibere finalizzate a costituire una società per azioni a capitale pubblico ed un piano d’ambito che prevede una tariffa comprensiva della remunerazione del capitale».