Approvato alla Camera l’ordine del giorno di Garofalo: adeguate risorse per i treni notte

La Camera dei Deputati ha approvato l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Garofalo, sul ripristino dei treni notte da e per la Sicilia. Con l’ordine del giorno, di fatto, la Camera impegna il Governo, tra le misure finanziarie urgenti in materia di trasporto, a prevedere, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie necessarie per il ripristino dei treni notte di lunga percorrenza, affinché sia assicurata la continuità del servizio pubblico di trasporto ferroviario da e per la Sicilia e vengano garantiti la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani.

L’approvazione da parte della Camera dell’odg di oggi rappresenta una sorta di “atto dovuto”. La settimana scorsa infatti, la Commissione Trasporti, relatore proprio Garofalo, aveva espresso parere favorevole al “decreto sviluppo” a condizione che il Governo prendesse in considerazione l’inserimento nel provvedimento di ulteriori specifiche disposizioni in materia di trasporto, prevedendo lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie per il ripristino dei treni notte di lunga percorrenza.

“Quello di oggi è un altro passo importante affinché venga ripristinata quella continuità territoriale violata – ha dichiarato l’onorevole Garofalo -. Da quando Trenitalia ha ufficializzato la soppressione dei treni notte ho attivato tutti gli strumenti in mio potere in qualità di parlamentare e di componente della commissione trasporti (mozioni, risoluzioni), per far sì che il Governo, in qualità di azionista unico di FS, intervenisse in maniera risolutiva ed è quello che continuerò a fare su un tema che mi sta particolarmente a cuore non solo per la violazione della continuità territoriale ma anche per la vertenza dei lavoratori Servirail e Ferrotel”.

Nell’odg approvato, il deputato ha infatti posto ancora una volta, all’attenzione della Camera, la drammatica situazione dei lavoratori in mobilitazione permanente a causa dell’opera di smantellamento che “FS- si legge nell’atto parlamentare- sta tentando di risolvere unicamente con rimedi tampone, non avendo come obiettivo il rilancio del servizio ferroviario nel Mezzogiorno che avrebbe evidentemente ricadute positive anche sotto il profilo dell’impiego del personale oggi senza lavoro”.