I licei Archimede e La Farina uniti nell’occupazione

Gli studenti dell’Archimede e La Farina, uniti dagli stessi ideali, rivendicano il diritto allo studio attraverso l’occupazione degli edifici scolastici.

È ormai in corso da settimane l’occupazione di molte scuole messinesi. A trovarsi in particolare accordo sono il liceo scientifico Archimede e il liceo classico La Farina che condividono, di fatto, gli stessi motivi e le stesse idee della protesta. “Il diritto allo studio esiste ancora o è solo diventato uno dei tanti diritti di carta – si domandano le due scuole – è ancora per tutti o solo per la ristretta élite?” Viene così segnalato dagli studenti che il diritto all’istruzione sia ormai subordinato alla necessità del capitalismo globale che ha come obiettivo l’accumulazione del profitto. Questo non fa altro che accentuare il divario tra scuola pubblica e privata: mentre si continuano a finanziare le scuole e le università private, le strutture delle scuole statali si presentano inadeguate e fatiscenti – per non parlare delle cospicue tasse universitarie e l’accesso ai corsi a numero programmato che limitano molti ragazzi nel continuare gli studi. Il risultato di questo scempio è l’abbondano scolastico del 17%, una percentuale di studenti che decide che non vale la pena continuare gli studi.

Pertanto l’Archimede e La Farina rivendicano una totale autonomia d’azione. “Nessuno ci darà quello che vogliamo – sostengono i due licei – se non lo strappiamo dalle mani”. La definiscono “lotta dal basso”, una lotta fatta davanti alle scuole, nelle assemblee e nei cortei, coordinando tutte le lotte sul territorio, per intercettare tutte le istanze e le volontà di ribellione a questo sistema. Lo scopo è quello di far valere i loro comuni obiettivi, quale l’aumento dei finanziamenti della scuola pubblica, a partire dal raddoppiamento dei fondi, per migliorare la condizione della scuola statale e, soprattutto, rendere l’istruzione un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.

Marco Venuti