Lo avevano preannunciato qualche giorno fa e lo hanno confermato oggi in conferenza stampa. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle condividono l’idea di istituire un’isola pedonale nella zona di piazza Cairoli, ma ritengono che al momento non sia sostenibile.
A spiegarlo, uno dei componenti del gruppo, Leonardo Russo: “E’ una proposta che avrà un impatto enorme sulla viabilità – afferma -, perché non vengono proposte alternative convincenti, non c’è un adeguato trasporto pubblico a sostegno e non sono state risolte le attuali criticità”.
Una risoluzione è proprio a breve termine. Tra uno o due mesi sarà fruibile la seconda invasatura del porto di Tremestieri e il numero dei tir in città diminuirà sensibilmente. “Si poteva aspettare almeno questo – prosegue Russo –. Ma comunque non sono valide neppure le soluzioni previste per i residenti e per i commercianti, mentre per i vigili urbani il carico di lavoro sarà eccessivo. Si rischia di creare l’effetto opposto e cioè quello di allontanare dall’area i cittadini, che andranno a comprare altrove”.
Russo definisce la proposta superficiale e frettolosa: “La città subirà il colpo per la chiusura di via dei Mille e inoltre sarebbe stato più logico consentire l’attraversamento di via Tommaso Cannizzaro tramite la via Risorgimento e non tramite la via Centonze. In questo momento non è sostenibile, a meno che non si pensi ad un’isola più piccola, con accorgimenti viari più importanti e l’eliminazione delle emergenze immediate. Da mercoledì, secondo noi, il traffico sarà paralizzato e sarà una tragedia per la viabilità, anche se spero di sbagliarmi”.
E’ l’occasione per un’ultima critica generale sull’operato dell’amministrazione comunale: “Non c’è una visione programmatica – conclude Russo -, ma si muovono per eventi emozionali. Ringraziamo l’assessore Cacciola per avere ascoltato le nostre perplessità nel corso di un paio di tavoli tecnici, ma l’impressione è che prima si prendano le decisioni e poi si dia spazio ad un dialogo sterile che mai cambierà ciò che già è stato deciso”.
(Marco Ipsale)