Garofalo interroga il Ministro dei Trasporti sulle inefficienze di Trenitalia in Sicilia

I disagi che da anni gli utenti ed in particolare, i pendolari, sono costretti a subire in Sicilia, soprattutto nella dorsale jonica (una delle principali reti ferroviarie dell’isola), a causa dei continui disservizi da parte di Trenitalia sono divenuti intollerabili.

A denunciarlo, ancora una volta, con una interrogazione parlamentare all’indirizzo del Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, il deputato Vincenzo Garofalo.

Il parlamentare messinese chiede al Ministro competente quali iniziative intenda assumere nei confronti della Società “al fine di determinare un miglioramento complessivo dell’organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri della tratta siciliana Siracusa – Messina e viceversa e se non ritenga necessario verificare quali siano le cause che inficiano la qualità delle prestazioni fornite agli utenti”.

Nell’atto parlamentare, Garofalo evidenzia che, sull’argomento, il “Comitato pendolari di Messina, Catania e Siracusa”, ha stilato un rapporto dal quale emergono ritardi, soppressioni delle corse ferroviarie, guasti e disservizi che gli utenti siciliani sono costretti a subire.

Dal rapporto risulta ad esempio che, per non andare troppo lontano, il 26 novembre scorso su 48 treni regionali monitorati, 11 sono stati soppressi, per un totale complessivo di 610 chilometri non effettivamente percorsi; dei restanti 37, il ritardo complessivamente accumulato è stato di circa 1.200 minuti, pari a 20 ore”.

“Né – scrive Garofalo – sembrano plausibili le giustificazioni addotte da Trenitalia che lega i disagi del 26 novembre scorso ad un furto di rame. In realtà – evidenzia al Ministro – i numerosi atti di sindacato ispettivo in merito, che ho presentato nel corso della legislatura, hanno confermato come la situazione delle politiche dei trasporti in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, sia derivante da decenni di investimenti insufficienti, a cui si sono aggiunti i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, carenze. La conseguenza è una minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie con violazione palese della carta dei servizi, che rappresenta il documento con il quale Rete ferroviaria italiana comunica gli impegni assunti e gli obiettivi di qualità, sostenibili, puntuali e misurabili, che si propone di conseguire nell’offerta dei propri servizi. Obiettivi ed impegni che – conclude Garofalo – continua a disattendere”.