Quarta versione del bilancio 2015: parere negativo dei revisori. Ecco tutte le criticità

Parere negativo “doveva” essere e parere negativo è stato. Sabato sera, intorno alle 20, il Collegio dei revisori dei conti ha depositato agli atti la relazione contenente il pronunciamento sulla quarta versione dello schema di bilancio di previsione 2015, esitato dalla giunta Accorinti lo scorso 21 aprile.

Una relazione lunga 46 pagine in cui Dario Zaccone, Giuseppe Zingales e Federico Basile elencano tutte le criticità: dai disallineamenti contabili alla mancata previsione degli interessi di mora per i ritardi nei pagamenti; dal mancato introito del 36% per i servizi a domanda individuale agli errori nella determinazione degli equilibri di parte corrente e parte capitale sino all'utlizzo della Tasi per le spese di investimento.

I revisori dei conti di Palazzo Zanca sottolineano preliminarmente «la grave irregolarità nell’elaborazione del bilancio oggetto della presente relazione concernente nel fatto che nonostante lo stesso sia stato predisposto e approvato dalla Giunta Municipale in data 21.04.16, non tiene conto delle risultanze della gestione 2015, ormai consolidata a seguito dei divieti prescritti dalla legge. Ciò rende il documento, a parere del Collegio , compromesso in termini di attendibilità e veridicità in quanto, così come indicato dai principi contabili, devono essere evitate sopravvalutazioni o sottovalutazioni delle entrate o delle spese».

Dopo aver analizzato le singole criticità, i revisori arrivano alle seguenti conclusioni: «L’organo di Revisione– si legge testualmente – esprime parere non favorevole sulla proposta di approvazione del bilancio di previsione 2015 e relativi allegati in quanto ritiene che le previsioni di bilancio: non rispettano, a parere del Collegio, il principio della veridicità, congruità e attendibilità per le ragioni evidenziate, ed in particolare per le divergenze di valori rispetto al preconsuntivo consegnato ed ormai consolidato, in considerazione della circostanza che lo stesso previsionale è stato elaborato successivamente alla chiusura dell’esercizio finanziario che si pretende di programmare; non prevedono una adeguata copertura della perdita della società Messinambiente Spa in liquidazione avendo previsto un accantonamento insufficiente rispetto alla normativa vigente; non prevedono, adeguata copertura degli interessi di mora; risultano non correttamente imputate, nei casi indicati gli equilibri di parte corrente e di parte capitale».

Il Collegio dei revisori invita pertanto l'Ente a porre in essere le azioni necessarie al fine di rimuovere le criticità , «avendo cura, in particolar modo, di adeguare le previsioni agli ormai consolidati valori degli impegni e degli accertamenti rilevabili dalla contabilità».

Nei prossimi giorni, l’esecutivo di Palazzo Zanca approverà la quinta versione del documento contabile di programmazione riferito al 2015, in assenza del quale il Comune di Messina sta vivendo una grave crisi di liquidità, che determina ormai da mesi una situazione di incertezza e precarietà, sia per quel che concerne il pagamento di lavoratori e fornitori che per quel che concerne l’erogazione dei servizi.

IN ALLEGATO LA RELAZIONE INTEGRALE DEI REVISORI DEI CONTI

Danila La Torre