Tirreno Power, l'assessore regionale Maurizio Croce tra gli 86 indagati

Tirreno Power, l’assessore regionale Maurizio Croce tra gli 86 indagati

Alessandra Serio

Tirreno Power, l’assessore regionale Maurizio Croce tra gli 86 indagati

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giovedì 18 Giugno 2015 - 16:14

L'esponente del Governo Crocetta compare nel lungo elenco degli 86 indagati come componente della Commissione Ministeriale Via che aveva autorizzato le due centrali a carbone di Vado Ligure sequestrate dalla magistratura.

La Procura di Savona, dopo tre anni di indagini, ha chiuso l’inchiesta sulla centrale elettrica di Vado Ligure che nel marzo di un anno fa era sfociata nel sequestro dei due gruppi a carbone. Nel lungo elenco di 86 indagati compare anche l'attuale esponente della Giunta regionale Crocetta, il messinese Maurizio Croce. L'assessore al Territorio figura quale componente della Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente, del quale ha fatto parte dal 2008 al 2011, che avrebbe autorizzato i lavori alle due centrali a carbone di Vado Ligure. Per tutti gli indagati, a vario titolo, si ipotizzano i reati di disastro ambientale, abuso d'ufficio, disastro sanitario colposo aggravato e omicidio colposo plurimo. La Procura di Savona, al termine degli accertamenti sulla gestione della centrale dal 2000 ad oggi, ha scelto di avvisare tutte le persone coinvolte a vario livello e con varie responsabilità nella vicenda, che saranno chiarite nel prosieguo del procedimento. Per Croce, al quale non hanno ancora notificato alcun provvedimento, si ipotizzerebbe il solo abuso d'ufficio per un parere rilasciato all'inizio della vicenda.

Sono 427 le morti anomale sotto la lente della magistratura, che potrebbero essere collegate alle attività alla centrale, sotto sequestro dall'11 marzo del 2014 per la violazione dell'AIA. Insieme a Croce sono indagati praticamente tutti i sindaci di Vado nel periodo preso in considerazione, le giunte regionali e provinciali, i responsabili e i tecnici della TirrenoPower, i membri delle Commissioni tecniche del Ministero.

L'assessore regionale a Messina si è occupato a vari livelli dell'area della Falce, prima come ingegnere della Smeb poi come esperto di Sviluppo Italia chiamato ad effettuare la bonifica, ed era responsabile del procedimento di realizzazione della piattaforma integrata della discarica di Pace.

2 commenti

  1. Come fatto Umano più che dispiacente.
    All’On. Beppe Picciolo gli chiedo cosa ne pensa !!!
    Al di là della vicenda umana ….. già dimenticavo che il suo partito a distanza di 29 Km. passa dal sostenere un Sindaco di Destra ad un Sindaco di sinistra …. che correttezza !!!

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  2. Come fatto Umano più che dispiacente.
    All’On. Beppe Picciolo gli chiedo cosa ne pensa !!!
    Al di là della vicenda umana ….. già dimenticavo che il suo partito a distanza di 29 Km. passa dal sostenere un Sindaco di Destra ad un Sindaco di sinistra …. che correttezza !!!

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