La spending review infligge una nuova mazzata alle casse di Palazzo Zanca

Nuovo colpo mortale per le casse di palazzo Zanca. Nel decreto legge sulla spending review, recentemente convertito in legge, sono stati azzerati i trasferimenti statali ai comuni della Regione Sicilia inizialmente previsti e quantificati in 171,6 milioni di euro. Questa somma avrebbe dovuto essere ripartita tra i vari comuni dell’isola al fine di estinguere i debiti degli enti locali nei confronti delle imprese creditrici. Tuttavia, non sarà così perché, nella Conferenza Stato-Regioni del 3 agosto scorso, le somme destinate alla Sicilia sono state azzerate e con esse la speranza di una boccata di ossigeno, in un momento in cui la crisi di liquidità rischia di soffocare Palazzo Zanca. A lanciare l’allarme è stato nei giorni scorsi l’assessore alle Politiche del territorio, Giuseppe Corvaja che il 7 agosto ha inviato una lettera al sindaco Giuseppe Buzzanca; ai colleghi assessori; al presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti e ai 45 consiglieri comunali; ai senatori ed ai deputati nazionali; e ai deputati regionali.

«L’accaduto al di là di qualsiasi motivazione tecnico-giuridica (sentenza della Corte costituzionale, patto di stabilità o altro) – scrive Corvaja – dimostra di fatto l’esclusione della Sicilia, e quindi dei siciliani, da qualsiasi coinvolgimento in normative che possono in qualche modo favorire la ripresa economica». La situazione raggiunge il paradosso se si considera che «le somme destinate alla Regione Sicilia siano state ridistribuite in maggiore misura alle Regione Veneto e Lombardia».

A tal proposito l’assessore Corvaja non ha dubbi: «La secessione che la Lega Nord chiede per la cosiddetta Padania è stata di fatto operata nei confronti della Sicilia, senza che nessuno ne abbia fatto richiesta». Al di là delle facili battute, è evidente che i mancati trasferimenti da parte Governo rischiano di affossare ancora di più il Comune di Messina, alle prese con lo sforamento del patto di stabilità nell’anno 2011, da cui ci può salvare solo la sentenza della Corte costituzionale, sperando che venga accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale. (vedi correlati).

Nel frattempo, la situazione resta drammatica e questo taglio imprevisto non ci voleva assolutamente . Corvaja si rivolge, quindi ,alla deputazione siciliana nazionale e regionale, ritenendo che «dovrebbero bloccare la distribuzione delle somme, prevedendo che alla Regione Sicilia siano assegnati , come originariamente previsto, i 171, 6 milioni di euro». Rivolge un appello anche al Consiglio comunale «massima assise cittadina», che «farà sicuramente atti idonei affinché l’accaduto non passi sotto silenzio».

E proprio oggi, il presidente del Civico Consesso Previti ha inviato una nota all'Anci Sicilia per fare il punto sull'esclusione della Regione Sicilia dall'elenco delle Regioni beneficiarie del contributo previsto dalla legge sulla spending review. «Questa norma – scrive – penalizza, come al solito, i comuni siciliani. Se confermata – conclude il presidente Previti – ritengo che tutti i comuni siciliani attraverso l'Anci debbano fare sentire la loro voce di dissenso e di assoluta contrarietà in maniera forte e chiara, investendo l'Anci nazionale e la stessa Conferenza delle Regioni».

In attesa e nella speranza che qualcosa di positivo accada , per adesso il disastro economico è l’unica certezza. (Danila La Torre)