Tirreno

Discriminazioni di genere. A Milazzo si chiede la Consulta delle donne

La presidentessa della terza commissione consiliare di Milazzo, Maria Magliarditi, lancia la proposta di istituire una Consulta delle donne. L’iniziativa giunge con l’avvicinarsi della festa della donna, prevista per il prossimo mese, ma punta a trattare l’ampia questione delle discriminazioni di genere.

Gli obiettivi della Consulta delle donne

Tra gli obiettivi della Consulta, spiega Magliarditi, iniziative legate ad incentivare la partecipazione della popolazione femminile milazzese alle questioni amministrative. Non solo, si punta alla lotta contro gli stereotipi di genere e contro le forme di esclusione e di violenza nei confronti delle donne. Obiettivo anche la cultura, con progetti che accendano i riflettori sulle attività delle donne nella società.

«Tutto –spiega Magliarditi– nasce dalla riflessione che tutte noi siamo state educate e socializzate in famiglie che prevedevano una rigida separazione dei ruoli in un contesto di patriarcato più o meno robusto. Ciò non significa che nella famiglie mancasse il rispetto reciproco, ma sussisteva un generalizzato controllo sociale che a lungo, e ancora oggi, vede la donne come uniche depositarie dell’onere del lavoro di cura, subordinate nella vita pubblica e più controllate degli uomini in ogni abitudine di vita».

Magliarditi ha quindi concluso: «Gli stereotipi di genere sono stati supportate dalle normative fino a pochi anni fa. La violenza sulle donne è indice di un senso di possesso che non accenna a finire. Assistiamo alla recrudescenza di atti di prevaricazione, prepotenza e violenza per i quali non basta solo indignarsi. Nei nostri contesti, per fortuna, la problematica è più sfumata, più legata a consuetudini che marginalizzano la donna sulla scena delle decisioni pubbliche. Il grande merito dei movimenti femministi e del pensiero sulla questione femminile sta nell’aver liberato dalle gabbie dei ruoli di genere e nel valorizzare le differenze. Il cambiamento auspicabile non è l’occupazione di posti di lavoro precedentemente occupati da uomini, ma il progresso complessivo della società, perché sia aperta a tutte le sue componenti, più libera, diversificata e plurale».

La Consulta si rivolgerà a tutte le donne presenti in consiglio e in giunta, ma anche alle donne che abitano o lavorano a Milazzo. L’idea è di avviare le attività della consulta proprio in concomitanza con la giornata dedicata alla festa della donna.