Via del Mare. De Cola: “Una parte del progetto è da rivalutare”

E’ un progetto definitivo da diversi anni ma manca la copertura finanziaria. Dai 60 agli 80 milioni, a seconda delle soluzioni previste. La via del Mare è un “sogno” per Messina, una strada importante sia come infrastruttura in sé sia perché potrebbe diventare il lungomare che la città non ha nella zona centro sud. 7 chilometri, il primo coincidente con la via don Blasco fino allo “sbarramento” di viale Europa, gli altri 6 da realizzare ex novo dal viale Europa fino a Tremestieri. Niente a che vedere con la nuova via don Blasco, i cui lavori dovrebbero iniziare a breve, perché quella si allontana dal mare e “unisce” strade già esistenti.

Il primo segnale di “risveglio”, dopo anni di stop, è la richiesta di finanziamento da 33 milioni, congiunta tra Comune e Autorità Portuale, per la parte compresa tra Contesse e Tremestieri, poco meno della metà dell’intera opera (2,7 chilometri su 6). Se fosse accolta, si potrebbe andare subito in gara con appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera.

Rientra nell’ambito di un finanziamento da 130 milioni che gli enti locali hanno richiesto per quattro opere (le altre sono la piastra logistica di Tremestieri, il parco della Falce e lo sbaraccamento di Maregrosso) a valere sui 2 miliardi messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti per le opere connesse ai sistemi portuali.

Ma perché è stato chiesto il finanziamento solo per la parte da Contesse a Tremestieri e non anche per quella da viale Europa a Contesse? “Perché lì ci sono diverse criticità da affrontare – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola -, su tutte quella in corrispondenza del XXIV Artiglieria, dove sarebbe previsto un cavalcavia. Abbiamo già in programma una riunione con il consulente del nuovo Prg, Carlo Gasparrini, per affrontare il tema. Bisognerebbe raggiungere un accordo col Ministero della Difesa, non è una cosa semplice come invece lo è realizzare il tratto tra Contesse e Tremestieri, che diventa fondamentale per decongestionare la zona sud della città. Ci sono, quindi, dei problemi tecnici e anche economici perché sicuramente non riceveremo tutti i 130 milioni richiesti”.

Il progetto prevede quattro corsie stradali (due per senso di marcia), due marciapiedi, una pista ciclabile, parcheggi, aree di sosta e rotatorie di raccordo verso la Statale 114, tutte da realizzare grazie a diverse modifiche alla linea ferroviaria. Come per la nuova via don Blasco, quindi, servirebbe un nuovo accordo per la cessione di aree ferroviarie dismesse.