Continua il “duello” tra la segretaria generale della Fp Cgil Crocè e il Capo di Gabinetto Ruggeri

Mancanza di locali. E’ per questo motivo che domani salterà l’assemblea indetta dalla Fp Cgil per discutere della situazione dei precari del Comune. Si tratta del secondo appuntamento “fallito” nel giro di 48 ore, che spinge ancora di più la segretaria generale Clara Crocè a voler adire al giudice del lavoro per denunciare “l’atteggiamento anti-sindacale del capo di Gabinetto Antonio Ruggeri”. Nei giorni scorsi (vedi correlato), Ruggeri non ha preso parte alla riunione precedentemente fissata dal sindacato per discutere della situazione del personale Ato3, per presenziare all’inaugurazione dell’iniziativa “Riciclo solidale”.
In questo caso invece, secondo quanto spiegato dalla Crocè “venerdì mattina, di seguito alla nota del Dirigente al Personale , sono stati informati tutti i dipendenti comunali che l’assemblea sindacale indetta dalla Fp Cgil, si sarebbe tenuta , dalle ore 11,00 alle ore 13,00 presso il Salone delle Bandiere. Ma in serata e, precisamente, alle 18,48 è arrivato il contrordine da parte di Antonio Ruggeri – questa volta nella qualità di Capo di Gabinetto del Sindaco – dai toni poco democratici. Nella nota – continua la Crocè – si legge che l’assemblea non si può tenere per l’indisponibilità del Salone delle Bandiere , già prenotato per impegni istituzionali. Si invita la Federazione in indirizzo a posticipare l’assemblea in luogo e data da concordare.
Immediata la replica del sindacato che ha obiettato che “la Funzione pubblica della CGIL ha richiesto il Salone delle Bandiere o altro locale idoneo per lo svolgimento dell’assemblea, come previsto dal CCNL”. Nuova risposta del Capo di Gabinetto che alle 20,03 ha trasmesso una nota con la quale autorizzava la FP CGIL a tenere l’assemblea presso la chiesa di s. Maria Alemanna. “E’ un comportamento inaccettabile – afferma la Crocè – è chiaro il tentativo di boicottare e di impedire a nostra attività sindacale. Prima si comunica a tutto il personale che si sarebbe tenuta l’assemblea , salvo poi nei fatti disdirla il venerdì sera. Prendiamo atto che ancora una volta, alla nostra rganizzazione viene impedito di svolgere attività sindacale – conclude – la tardiva comunicazione , la mancata concertazione in merito alla idoneità dei locali e l’impossibilità di informare i lavoratori dello spostamento del luogo e pertanto si è costretti ad annullare l’assemblea”.