Il comitato Parco Aldo Moro: “Accordo a perdere e calato dall’alto”

Lo scorso 10 ottobre il Parco Aldo Moro è stato occupato per restituirlo alla città. I due soggetti chiamati ad occuparsene, l'Ingv e il Comune di Messina, non erano mai arrivati ad un accordo. Già nel 2013 il Parco era stato occupato dal Collettivo Pinelli e in precedenza dall'associazione Energia Messinese. A distanza di tanti anni, però, solo parole al vento.

Oggi il Comune di Messina, rinunciando al contenzioso con l'Ingv, acquisisce il Parco in comodato d'uso. Solo il Parco, però, in quanto le strutture rimangono nella disponibilità dell'Ingv.

"Immaginiamo che il Comune di Messina avrà le risorse umane ed economiche per prendersene cura – dicono i rappresentanti del comitato Parco Aldo Moro – considerato che non ha ritenuto di doversi confrontare con il comitato di cittadini che in questa fase lo ha occupato e restituito al dibattito pubblico. A noi non resta che prenderne atto con un po' di amarezza in considerazione del fatto che l’accordo ci è stato calato dall’alto e comunicato a fatti già accaduti. Questa è l’ennesima dimostrazione che nulla è cambiato rispetto alle amministrazioni precedenti, e che neanche a questa giunta interessa il coinvolgimento dei cittadini, in questo caso organizzati in comitato, all’interno dei processi decisionali sulla e per la città. Lo scollamento dimostrato è sintomatico di un totale disprezzo per le forme di democrazia che si sviluppano all’interno dei processi sociali, oltre che un’attenzione superficiale agli organismi della democrazia tradizionale, infatti ci risulta che neanche la X Commissione e la IV Circoscrizione, entrambi interessati alle sorti del parco, siano stati coinvolti".

A prescindere dall'annuncio a cose fatte, secondo il comitato si tratta di "un accordo a perdere, seppur ammettendo la celerità di questa misura rispetto all’apertura di un contenzioso legale. De facto si riconosce un diritto di proprietà all'Ingv, pur risultando inadempiente. L'Istituto, molto furbamente, cede la parte onerosa, cioè il parco, al Comune di Messina e la struttura rimane nella disponibilità di Ingv al fine di rimpinguare i loro bilanci. Rispetto all’accordo una cosa la sappiamo per certo, ovvero che la manutenzione toccherà al Comune di Messina non essendone proprietario. Nostra impressione è che l'accordo raggiunto tra Ingv e Comune di Messina sia solo un pezzo di carta che non avrà alcuna conseguenza sul destino del Parco e delle sue strutture, una sorta di atto pre-elettorale, della stessa natura del protocollo d'intesa tra Regione Siciliana e Comune di Messina sull'uso della Casa del Portuale. Vigileremo sull’accordo e, attraverso le nostre forme di partecipazione, sentenzieremo su di esso. Noi resteremo in occupazione e faremo rivivere il Parco, in tutte le sue parti, puntando a farne il luogo della riflessione pubblica sulla città, uno spazio collettivo, cui tutti possano dare il loro contributo. Nostro obbiettivo non è un comodato d'uso. Non vogliamo lo assegnino a noi. Nostro obbiettivo è dare vita ad una esperienza che si traduca anche nella sperimentazione di un nuovo dispositivo regolamentare che declini in termini democratici l'uso dello spazio comune del Parco".