L’Ars va in ferie e rinvia a settembre la norma per l’assistenza agli studenti disabili. Protesta la Cgil

L’Ars va in vacanza e i problemi relativi all’assistenza degli studenti disabili vengono rinviati a settembre….

A rilevarlo, con una nota di fuoco è la Cgil Flc, che sottolinea come la votazione dell’emendamento relativo all’assistenza igienico-personale agli alunni diversamente abili, sia stata vanificata dalla mancanza del numero legale che ha appunto rinviato l’esame finale della normativa al 13 settembre.

“Adesso è tutto sospeso, la legge regionale approvata a fine maggio prevedeva che non fosse più la Regione a fornire il servizio agli alunni in situazione di handicap con il personale specializzato impegnato nelle cooperative, ma che tale delicata responsabilità ricadesse sui collaboratori scolastici delle scuole statali, che non essendo tutti adeguatamente formati, non possono coprire il servizio. Come si dovranno comportare i Dirigenti Scolastici a ridosso dell'inizio delle lezioni, mentre già si sa che la norma è stata abrogata? A chi affideranno il servizio? I Comuni e i Liberi Consorzi potranno affidare le gare d’appalto, considerato che l’art. 10 risulta già abrogato? E quando? A scuola iniziata si partirà con un vuoto normativo: un pasticcio tutto siciliano!”

Stessa posizione per Mimma Argurio, segretaria regionale CGIL Sicilia, che ricorda i numerosi incontri tra il sindacato ed i gruppi parlamentari all’A.R.S. “Temiamo una grande leggerezza nei confronti di un servizio delicato e importante che non può e non deve essere lasciato in sospeso!”

Graziamaria Pistorino, segretario generale FLC CGIL Sicilia, per il comparto Scuola, spiega: “Abrogare l'art.10 della L.R. 8/16 per la scuola siciliana significa ripristinare un servizio prestato da figure specializzate e non consentire che una che una così delicata attività sia effettuata, con una formazione risicata, dai Collaboratori Scolastici che, a partire dai tagli epocali delle leggi Gelmini, vivono una condizione di forte difficoltà nell'espletamento delle pulizie, della vigilanza degli ingressi, della sicurezza degli alunni, con organici ridotti all'osso!”

Se L’Ars avesse varato in tempo la norma sarebbe andata incontro alle esigenze di tutti, dagli operatori impegnati nelle cooperative che finora hanno garantito un servizio di qualità, ai collaboratori scolastici, gravati del servizio in assenza della opportuna formazione, fino alle famiglie degli studenti con disabilità.

“In Sicilia i cittadini sono privati di servizi sanitari e riabilitativi adeguati, di strutture accoglienti, di spazi ricreativi finalizzati e che con la l’art. 10 della L.R. 8 avrebbero perduto (il condizionale è d’obbligo!) l’unica forma di intervento mirato da parte della Regione Sicilia per l’integrazione scolastica”.