Emergenza rifiuti: le 10 domande sul “pacco a sorpresa” di Messina servizi

Sono le domande che il cittadino, di fronte all’ennesima emergenza rifiuti, si pone per andare al di là della meccanica azione di raccolta. Non basta superare oggi l’emergenza se, viste le condizioni strutturali, domani si riproporrà.

1)Cosa è successo nelle fasi cruciali del passaggio di consegne tra Messinambiente a Messina servizi bene comune, tra marzo e maggio scorso?

2) Nessuno ha pensato a marzo di guardare le carte, stilare elenchi dei beni, dei contratti, dei servizi? E’ come acquistare un’auto e non controllare se ha i sedili, le ruote, il motore.

3)Gli autocompattatori erano 13 sono scesi a 6 e i mezzi di raccolta da 20 a 2. E’ accaduto in una notte, in un’ora, oppure mentre accadeva chi doveva vigilare e sopperire dormiva?

4)Perché il Piano industriale che è il “motore” di un’azienda è stato presentato con un ritardo di 4 mesi nonostante il DG sia in quella poltrona (pagato) da marzo?

5)Chi e perché non ha provveduto a rinnovare le forniture, le gare, i servizi in appalto in scadenza?

6)Com’è stato possibile il caos tra le figure di vertice negli uffici della Messina servizi bene comune?

7)Da agosto a novembre il Cda non si è accorto delle falle del sistema? Dell’inerzia degli uffici? Non ha chiesto le carte? Si è fidato ciecamente?

8)Come mai sta accadendo oggi quel che è accaduto nella fase d’avvio dell’era Ciacci?

9)Come mai MSBC implode all’improvviso, i mezzi si rompono, l’officina non può funzionare, quasi un’emergenza ad orologeria che ha come conseguenza il danno all’immagine dell’amministrazione? E’ un messaggio a De Luca?

10)MSBC ha ereditato uno staff di fantasmi? Di sabotatori? Di incapaci?

Un dubbio viene: come mai l'emergenza rifiuti è scoppiata in tutta la sua gravità dopo che il Cda ha bocciato il Piano industriale presentato da Iacomelli e che ha scatenato polemiche?

Da marzo ad oggi sono passati 8 mesi: o MSBC è una società “fantasma”, virtuale, nella quale per settimane negli uffici impiegati e dirigenti vagavano come ombre senza sapere cosa fare, né ricordarsi le loro mansioni, oppure “a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”. Messina servizi è una "fotocopia" della precedente, una scatola vuota di una società fallita anche senza bisogno di attendere la sentenza del tribunale. I mezzi e i lavoratori passati da una scatola all'altra sono gli stessi e tutte le volte che qualcun prova a cambiare, come Ciacci prima, qualcosa accade.

Rosaria Brancato