Letojanni, l’alluvione del 25 novembre ha danneggiato la barriera protettiva tra la frana e l’autostrada

L’ultimo acquazzone ha colpito anche il costone franato sull’autostrada a Leotojanni. La bomba d’acqua che ha colpito la provincia lo scorso 25 novembre, per cui è stato proclamato lo stato di calamità per ben 27 comuni della jonica e sul versante tirrenico, ha danneggiato anche la struttura di supporto realizzata per contenere la frana.

In particolare, sotto il peso dell’acqua e la spinta dei detriti, a monte del muro di contenimento realizzato dal CAS per contenete il costone e proteggere la corsia, ha ceduto la rete contenitiva.

Attraverso il grosso buco si è riversata una discreta quantità di materiale, circa 6 metri cubi di pietre e sabbia, e ora minaccia la corsia lato monte della A18, in direzione Catania, già interdetta al traffico per metà. Un segnale preoccupante, visto che il maltempo non accenna ad allentare la morsa.

“C’è una squadra che monitora il costone costantemente – assicurano dal Cas, e proprio oggi abbiamo chiesto alla Procura il nulla osta per effettuare gli interventi di ripristino”. Si tratta infatti della zona posta sotto sequestro dalla Procura di Messina lo scorso 23 novembre nell’ambito dell’inchiesta sul disastro ambientale verificatosi nell’area tra il Silemi e la collina schiacciata dalle palazzine estive. Secondo i tecnici del Cas gli automobilisti non corrono alcun pericolo.

“E comunque in caso di nuove piogge valuteremo se è il caso di adottare provvedimenti drastici a tutela degli automobilisti. Tuttavia la struttura da noi realizzata ha tenuto, lo dimostrano proprio i fatti dello scorso 25 novembre: immediatamente a valle del muro si è scatenato il finimondo, invece noi non abbiamo avuto bisogno neppure di interdire l’autostrada al traffico”, rassicurano dal Consorzio, dove si sono impegnati a ripristinare la rete in breve tempo.

Per quel che riguarda i complessivi lavori di consolidamento e ripristino del tratto, invece, il CAS stamane ha annunciato che i lavori inizieranno a gennaio.

Alessandra Serio