Inchiesta bilancio, interrogatori blindati: tace anche Coglitore

Altra giornata fitta di interrogatori, quella di oggi, per il sostituto procuratore Antonio Carchietti, titolare dell’inchiesta sul bilancio del Comune di Messina. Giornata cominciata alle 9 con la convocazione dell’uomo chiave della vicenda, Ferdinando Coglitore. Il ragioniere generale del Comune si è avvalso della facolta’ di non rispondere.

La sua apparizione a palazzo Piacentini è stata perció breve e già alle le 9.45 Coglitore si è allontanato, accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Nino Parisi e Marcello Scurria. I due professionisti assistono diversi indagati. E conoscono molto bene le vicende oggetto dell’inchiesta. Scurria è stato esperto dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, ed era al fianco di Coglitore quando nel 2012 il ragioniere ha relazionato alla Corte dei Conti sullo stato di salute delle casse di Palazzo Zanca. A “fianco” dell’allora assessore al bilancio c’era invece Nino Parisi, negli anni in questione.

La scelta di fare scena muta di Coglitore è quella più gettonata, tra gli oltre 70 tra ex assessori, consiglieri comunali, dirigenti e revisori dei conti, soltanto pochissimi hanno scelto di rispondere alle domande del pm Carchietti, che conta di concludere le audizioni entro agosto.

Bocca cucita anche Buzzanca, comparso da Carchietti qualche giorno fa, accompagnato dal difensore storico, l’avvocato Laura Autru. Nei prossimi giorni toccherà ad altri personaggi simbolo: l’ex consigliere comunale Giuseppe Melazzo, siglatario insieme al collega Nello Pergolizzi della “messa in mora” dell’amministrazione sul default, e l’ex assessore al patrimonio e vice sindaco, Franco Mondello.

Terminate le audizioni, per il pm Carchietti sara’ poi il momento di tirare le fila, incrociando gli spunti emersi dagli interrogatori con la relazione del perito Vito Tató, infine con le informative della polizia giudiziaria. I primi risultati “visibili” dell’inchiesta sono attesi per la fine dell’anno.