La disperazione di una città. Oggi, a palazzo Zanca, Atm, Messinambiente e cooperative sociali

Due dipendenti in sciopero della fame con intervento necessario del 118, denunce per interruzione di pubblico servizio, niente stipendi. E soprattutto all’orizzonte nessuna soluzione. Così i lavoratori dell’Atm sono ancora in assemblea permanente a palazzo Zanca in attesa di risposte. Ma oggi non sono soli. Il detto “mal comune, mezzo gaudio” in questo caso non vale affatto, tutt’altro. Anzi, se possibile, fa montare ancora di più la rabbia per la situazione di una città allo sbando su tutti i fronti. Stamane il commissario Croce ha approvato la delibera che eroga la somma di un milione 330 mila euro in favore dell'azienda trasporti Messina, per la mensilità di ottobre, quale trasferimento all'ATM per concorso in spese di esercizio 2012, destinata a stipendi ed oneri riflessi collegati. L'importo è stato calcolato nella misura di un dodicesimo dello stanziamento di bilancio approvato dal consiglio comunale il 4 ottobre 2011. Come già detto, la somma non basterà a liquidare gli stipendi arretrati. Sarà possibile pagare solo il 90 % di una delle tre mensilità avanzate.

A breve, infatti, si aggiungerà un altro problema: gli autocompattatori di Messinambiente si fermeranno per mancanza di carburante, di conseguenza non verrà svolta la raccolta dei rifiuti ed ai lati dei cassonetti si accumuleranno cataste di rifiuti, con ovvie conseguenze per tutti i cittadini che respireranno quell’aria ammorbata. Ovviamente, anche per i dipendenti di Messinambiente, di stipendio neanche a parlarne. L’arretrato è più contenuto, sta maturando il secondo mese, ma il problema è che la situazione si ripete ciclicamente e non si intravede alcun futuro.

Palazzo Zanca, stamane, è particolarmente affollato. Molti lavoratori delle cooperative sociali hanno percepito l’ultimo stipendio ad aprile, altri a maggio, ed a gennaio scadranno i contratti per l’affidamento di tutti i servizi. La mancata approvazione del bilancio di previsione e di quello pluriennale rappresenta un serio ostacolo alla pubblicazione dei nuovi bandi. A rischio centinaia di posti di lavoro, gli asili nido e l’assistenza ai disabili ed agli anziani. Anche loro saranno in protesta.

I lavoratori della Triscele, intanto, hanno quantomeno ottenuto un incontro con l'azienda, grazie alla mediazione del prefetto Francesco Alecci. Si terrà mercoledì prossimo alle ore 10.30, in prefettura. Lavoratori e sindacati auspicano in quell’occasione di ottenere risposte soddisfacenti dalla Triscele circa il Piano industriale. Intanto davanti ai cancelli dello stabilimento di via Bonino prosegue il presidio dei lavoratori, ai quali il prossimo 31 dicembre scadrà la cassa integrazione, che – come già annunciato nei giorni scorsi-, proseguirà ad oltranza e si fermerà solo in caso di una svolta positiva nella vertenza.

La drammatica situazione della città e di tutte le vertenze e i problemi che stanno esplodendo giorno per giorno – pagamenti stipendi comunali, Atm e trasporto pubblico, Messinambiente e servizio raccolta e smaltimento rifiuti, Servizi sociali, Servizi pulimento, Scuole e sospensione servizio mensa e trasporto alunni, Teatro Vittorio Emanuele, Triscele, Caronte e Tourist – saranno al centro della riunione straordinaria delle Segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil Messina che si terrà domani mattina, venerdì 26 ottobre presso la Camera del Lavoro di via Peculio Frumentario, al termine della riunione tra il Commissario Luigi Croce e i tre segretari generali Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato prevista per le ore 10.30. Le segreterie unitarie, anche alla luce dell’esito dell’incontro con il Commissario Croce, valuteranno e decideranno le azioni da intraprendere in questa situazione di forte emergenza sociale e finanziaria del Comune.

(Ma. Ip.)