La presidente Barrile posteggia in uno stallo per disabili e protesta per la multa. Poi precisa

Parcheggia negli stalli per disabili e, dopo essere stata multata, chiama i vigili urbani e ne contesta sia il verbale che il comportamento, ritenendolo una “vendetta” per la polemica dei giorni scorsi con il comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi. Ma il colonnello non ci sta, visto che è stata semplicemente applicata la legge, e sta valutando se procedere con una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale.

Protagonista della vicenda la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile,che finisce agli onori della cronaca per un caso tipico di “lei non sa chi sono io”, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa: “La presidente del consiglio comunale di Messina Emilia Barrile è stata multata dalla polizia municipale per aver parcheggiato negli stalli per disabili del Palacultura dove si era recata fa per partecipare ad una serata di beneficenza”. La presidente a quanto pare non aveva trovato parcheggio ed aveva quindi utilizzato uno stallo per disabili. Ad allertare le pattuglie dei vigili urbani che si sono recati sul posto, è stata una disabile che , raggiunto il Palacultura ha trovato entrambi gli stalli destinati ai diversamente abili, occupati da altre vetture. “ Secondo quanto riferiscono i vigili urbani- si legge nella nota Ansa- Barrile quando ha scoperto di essere stata multata ha chiamato la centrale operativa della polizia municipale ed inveito contro gli agenti. Ha poi rincarato la dose sostenendo che si sarebbe trattata di un'azione mirata nei suoi confronti per la polemica degli scorsi giorni con il comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi per la mancata presenza degli agenti durante le sedute del consiglio comunale. La telefonata è stata già estrapolata dalla sezione di Pg della Polizia Municipale che sta valutando se ci siano gli estremi per una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale contro la Barrile”.

Puntuali sono arrivate in redazione le spiegazioni , comprensive di scuse, della presidente del Consiglio Comunale: «Con riferimento alle notizie di stampa, che riferiscono alla violazione al Codice della Strada attribuita alla scrivente, sento doveroso precisare quanto segue : Innanzitutto, indipendentemente dalla precipua responsabilità della citata violazione (Sosta stallo disabili), che non mi può appartenere in quanto non sono né la proprietaria né ero alla guida del mezzo in questione nell’occasione contestatami, ritengo doveroso esprimere la mi solidarietà e chiedere scusa a quei cittadini che non hanno potuto godere, per tale inopinato comportamento, dello stallo riservato».

«Trovo, in ogni caso, la polemica scaturita inopportuna e, nel contempo, voglio escludere che la stessa sia stata alimentata ad arte al fine di danneggiare la mia immagine che nel qual caso, sarò costretta a tutelare nelle sedi competenti».