Altri due consulenti per Messinambiente, Burrascano chiede la rimozione di Ciacci

Via il dirigente Natale Cucè, Messinambiente arruola altri due nuovi consulenti. Lo segnala il consigliere comunale Angelo Burrascano che accende ancora una volta i riflettori sulla gestione Ciacci e sulla poca chiarezza che continua a orbitare intorno alle operazioni che determinano la vita amministrativa e gestionale di Messinambiente. Burrascano ricorda di aver già presentato diverse interrogazioni con le quali ha più volte evidenziato e sollecitato le Istituzioni competenti a intervenire sulla situazione MessinaAmbiente e sul suo Liquidatore Alessio Ciacci, chiedendone la rimozione. Secondo il consigliere, Ciacci "ha continuato a compiere atti tali da peggiorare il raggiungimento del risanamento delle posizioni debitorie dell’Azienda ed eccedenti i compiti propri di Commissario Liquidatore".
Ecco perché l'esponente del Megafono è tornato a chiedere trasparenza e ha inviato questa nuova interrogazione non solo agli amministratori di Palazzo Zanca, ma anche all'Assessorato regionale Enti locali e alla Corte dei Conti.
Burrascano scrive che "il Commissario Liquidatore Ciacci, dopo aver licenziato l'Ing. Cucé, avrebbe assunto, al suo posto, due consulenti esterni tali Sig. Brando e Sig. Curcuruto, senza previo consenso dell’Amministrazione Comunale e senza il rispetto delle procedure di assunzione, con ciò costituendo un atto illegittimo ed irrituale".
Una situazione che continua a destare preoccupazione nel consigliere che non ha ancora ottenuto esaustiva risposta circa la documentazione giustificativa delle spese effettuate da Ciacci e dal suo staff di consulenti, soprattutto quella cena da 499,50 euro per una singola cena di rappresentanza, nonché le spese per i mezzi di viaggio, per un totale di 23.196,02 euro per il periodo da marzo a novembre 2014.
"Ciacci si è reso responsabile di un grave atto di gestione che, sommato agli altri già da me posti alla pubblica attenzione delle Istituzioni nonché già evidenziati da altre forze politiche in seno al Consiglio Comunale di Messina, ha evidenziato che la figura del Commissario Liquidatore, essendo di nomina politica e non giudiziale, può compiere esclusivamente gli atti strumentali inerenti alla conservazione del patrimonio alla liquidazione. Il Sindaco Accorinti ed i componenti della sua Amministrazione non hanno mai risposto alle mie perplessità ed alle domande poste nelle mie precedenti interrogazioni, aggravando con il peso di queste scellerate decisioni l’onere economico sui cittadini messinesi. Alla luce di questi nuovi dubbi, Burrascano interroga l’Assessore agli Enti Locali Regionale, il Sindaco, il Direttore Generale, Il Dirigente alle Partecipate per sapere se vorrà procedere ad inviare, senza alcun indugio, propri Ispettori presso la sede di MessinaAmbiente S.p.A. per far luce sulle spese sostenute dal Liquidatore e dal suo team di consulenti, nonché se sono stati posti gli atti strumentali alla conservazione del patrimonio ed alle necessità inerenti alla liquidazione di MessinaAmbiente S.p.A. o se si è ecceduto a tale limite. Vuole sapere anche quali azioni vorrà intraprendere l’Amministrazione in merito all'operato, giudicato omissivo e reticente, del Commissario Liquidatore Ciacci, nel rispetto delle normative antimafia vigenti e se si vorrà procedere alla sospensione e successiva rimozione di Alessio Ciacci dall’incarico di Commissario Liquidatore della MessinaAmbiente S.p.A. con effetto immediato.