Insultava e picchiava gli alunni. Non potrà insegnare per due mesi

Non potrà insegnare per due mesi l’insegnate sessantaduenne in servizio presso la Boer che picchiava i bambini della seconda elementare. “Pecorone, deficiente, mongolo, handicappato e cretino” questi erano solo alcuni dei termini con cui venivano appellati i bambini di una delle seconde classi elementari della Boer. Ad utilizzarli era la loro insegnate, L.A., 62 anni, che da ieri pomeriggio e per i prossimi due mesi non potrà insegnare perché è stata sospesa. Per la docente erano stati chiesti gli arresti domiciliari, non concessi poi dal gip. L’insegnante è accusata di maltrattamenti perché minacciava gli alunni con una bacchetta chiodata, e li insultava offendendoli. Non esitava a prenderli a sberle in volto e sulla testa, tirarli per le orecchie e per i capelli, sbatterli sui banchi e colpirli in faccia con i quaderni. Nell’aprile del 2011 le denunce dei genitori di tre alunni della seconda elementare, esasperati dai comportamenti vessatori e violenti che l’insegnante di matematica metteva in atto nei confronti dei loro figli, hanno denunciato tutto alla Polizia. Ma prima avevano tentato, invano, di risolvere il problema, interessando le autorità scolastiche. Le indagini arricchite dalle testimonianze dei minori – che hanno raccontato e ricostruito il loro sofferto nei minimi dettagli – ha trovato riscontro nelle operazioni di video registrazione effettuate in classe all’insaputa dell’insegnante. Nel corso delle video riprese è emerso che la docente, più volte, è ricorsa a condotte lesive in danno degli alunni, presi a schiaffi, sculacciate, spintonati, strattonati e colpiti al capo.
I bambini, tutti di sette anni – ascoltati con l’ausilio di una psicologa infantile – hanno descritto i comportamenti dell’insegnante e la loro paura nel recarsi in classe per affrontare la lunga giornata con la docente. Infine, i piccoli hanno rappresentato la negatività dell’insegnante anche in alcuni disegni, descrivendola urlante e con i canini di fuori.
Al momento della notifica del provvedimento interdittivo la docente si trovava in classe ed ha negato ogni accusa.