Impossibile tumulare la salma al secondo piano di una cappella: manca la carrucola

Il luogo non cambia, il Gran Camposanto, così come non cambiano gli “attori” il consigliere delle III circoscrizione Libero Gioveni e l’assessore al ramo Elvira Amata. Nei giorni scorsi avevamo scritto della denuncia del rappresentante di circoscrizione che in una nota segnalava la saturazione del deposito del cimitero centrale, con bare sistemate anche sul pavimento. La rappresentante di giunta rispondeva escludendo l’esistenza di qualsiasi emergenza, soprattutto igienico-sanitaria, sottolineando come il temporaneo riempimento fosse stato dovuto al concomitante periodo di festività.

La nuova situazione segnalata da Gioveni, vede protagonista una famiglia che ieri mattina, dopo i funerali, si è recata al Camposanto per la sepoltura del proprio congiunto. La sistemazione della salma sarebbe dovuta avvenire al secondo piano della cappella della Confraternita del Don Orione, ma a causa della mancanza del paranco (carrucola) non è stato possibile sollevare la bara. Per Gioveni un atto inaccettabile e vergognoso, che non fa che confermare la pessima gestione del cimitero e il generale stato di disorganizzazione.

Sulla vicenda, cha al di là delle responsabilità, vede coinvolti cittadini già profondamente addolorati per il lutto personale, abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore Amata: «Conosco bene la situazione di cui sono stata subito messa al corrente, il Comune non ha alcuna responsabilità: ogni cappella privata, come nel caso di quella in oggetto, è gestita dal governatore della Confraternita, a cui annualmente i cittadini pagano una cifra, che deve quindi occuparsi di tutto ciò che serve per la sepoltura. La mancanza del paranco quindi non è dovuto ad una nostra superficialità».(EDP)